Intervista Lavrov, la condanna di Letta: “Spot da propaganda di guerra, onta per l’Italia intera”
Un “abisso”, uno “spot da propaganda di guerra anti-Ucraina”, “un’onta per l’Italia intera”. Sono parole dure quelle usate da Enrico Letta, unitosi all’ondata di indignazione scatenata dall’intervista al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, andata in onda ieri su Rete4.
“’Buon lavoro, Ministro Lavrov’. L’abisso”, ha esordito il segretario del Partito democratico in un tweet pubblicato oggi, accompagnato dall’hashtag “#Retequattro”. “Quel che è più grave è che la vicenda dello spot da propaganda di guerra anti-Ucraina stia passando, con solo pochi scossoni”, ha sottolineato Letta. “Siamo così pochi a pensare che non sia possibile, né accettabile? E che sia un’onta per l’Italia intera?”
“Buon lavoro, Ministro #Lavrov”. L’abisso. Ma quel che è più grave è che la vicenda dello spot da propaganda di guerra anti🇺🇦 stia passando, con solo pochi scossoni. Siamo così pochi a pensare che non sia possibile, né accettabile? E che sia un’onta per 🇮🇹 intera? #Retequattro
— Enrico Letta (@EnricoLetta) May 2, 2022
Anche il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), Adolfo Urso, ha espresso preoccupazione per l’intervista, “le modalità” in cui è avvenuta e “la montagna di fake news che ha propinato” Lavrov. “Abbiamo già previsto una specifica istruttoria anche con le audizioni dei vertici di Agcom e Rai”, ha detto l’esponente di Fratell d’Italia, che presiede l’organo incaricato di esercitare il controllo del parlamento sui servizi segreti italiani.