“Nessuna donna dovrà mai più leggere commenti così infimi, subire attacchi volgari e abietti come questi”. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha pubblicato su Facebook gli insulti sessisti che le sono stati rivolti su un gruppo leghista nelle ultime ore. “È e sarà la mia battaglia. E la faremo a scuola. Educando le nuove generazioni al rispetto dell’altro, uomo o donna che sia, al pensiero critico, allo scambio di idee fatto con i contenuti e non con la volgarità”, scrive la ministra su Facebook. “Provo molta pena – aggiunge – per chi si esprime in questo modo e per chi alimenta questo tipo di reazione, parlando solo alla pancia e mai alla testa delle persone. È un sistema che va combattuto ed è lapalissiano che la scuola sia il naturale antidoto”.
Al fianco della titolare del dicastero dell’Istruzione i parlamentari M5S in commissione Cultura, alla Camera, che parlano di frasi “di una gravità inaudita”. “Condanniamo fermamente non soltanto la inqualificabile condotta di chi ha rivolto quelle parole becere a una donna, ma anche chi tollera e coltiva un clima di odio che ormai ha raggiunto livelli intollerabili”, scrivono i deputati. “Alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ribadiamo tutta la nostra stima e solidarietà: continueremo ad essere al suo fianco nell’impegno a rendere la scuola il luogo dove si formano persone che preferiscono il confronto civile ai contenuti all’odio e alla vuota propaganda”.
Alla fine di maggio la ministra Azzolina era stata vittima di minacce (sessiste) online ed era stata messa sotto scorta. Ancora viene guardata a vista da alcuni agenti della Guardia di Finanza. Manifestazioni di solidarietà nei suoi confronti sono arrivate anche dalla ministra alla Semplificazione Fabiana Dadone (M5S), dalla viceministra Laura Castelli (M5S), dal capo politico del Movimento Vito Crimi e dalla senatrice Pd Valeria Valente,
Contro la ministra si è scagliato ripetutamente negli ultimi giorni il leader della Lega Matteo Salvini, molto critico verso l’operato di Azzolina in vista della riapertura delle scuole a settembre. “È da due mesi che, non da leader della Lega ma da papà, io chiedo al ministro Azzolina a che ora tornano i bimbi in classe, per quanti giorni stanno in classe, dove mangiano, dove fanno sport, con quante maestre con quanti compagni di classe. L’unica cosa di cui si sta occupando sono i banchi con le rotelle e le mascherine”, ha detto il segretario del Carroccio oggi a Napoli.
“Veramente un ministro così incapace la scuola, gli studenti e gli insegnanti italiani non l’hanno mai avuto”, ha aggiunto, “spero che si faccia da parte, perché qua ci sono 100mila aule che mancano, 85 mila cattedre scoperte. La proposta della Lega è molto semplice: coinvolgere le scuole pubbliche paritarie che mettono a disposizione delle aule e stabilizzare le migliaia di precari che già insegnano da anni. Con queste due semplici scelte già si riducono di molto i problemi. Però purtroppo Azzolina preferisce passare il tempo insultando e litigando”.
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