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    Inchiesta “Gioventù meloniana”, antisemitismo e razzismo tra i giovani di FdI: Pace e Segnini si dimettono

    Credit: AGF

    Il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti: “In FdI chi sbaglia paga"

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 27 Giu. 2024 alle 15:51

    Le esponenti di Fratelli d’Italia (FdI) coinvolte nell’inchiesta di Fanpage sulla sezione giovanile del partito Gioventù nazionale, Flaminia Pace ed Elisa Segnini, si sono entrambe dimesse dai loro ruoli istituzionali.

    Pace ha rinunciato all’incarico nel Consiglio Nazionale dei giovani dove sedeva in quota FdI mentre Segnini si è dimessa da capo-segreteria di Ylenja Lucaselli, la capogruppo del partito in commissione Bilancio alla Camera dei Deputati.

    “Penso che si debba verificare l’accaduto e che anche in colloqui privati, che violano ogni privacy, non si debba cadere in queste affermazioni prive di logica e di senso”, ha dichiarato da Montecitorio il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, commentando l’inchiesta giornalistica. “Si è dimessa dall’organo istituzionale, il più importante tra gli incarichi ricoperti”, ha aggiunto parlando di Flaminia Pace. “In FdI chi sbaglia paga, state tranquilli”.

    Il servizio del quotidiano online ha raccontato gli insulti antisemiti, le espressioni razziste e l’esaltazione del nazi-fascismo da parte di alcuni militanti di Gioventù nazionale, che negli anni hanno collaborato con i massimi dirigenti di Fratelli d’Italia. Particolare imbarazzo hanno provocato nel partito le dichiarazioni della segretaria del circolo di Gioventù nazionale Pinciano, a Roma, riguardo la senatrice di FdI ed ex portavoce della comunità ebraica romana, Ester Mieli. Nella seconda parte dell’inchiesta di Fanpage si sentirebbe dire da Pace: “La cosa più bella è stata ieri a prendersi per il culo per le svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa di solidarietà a Ester Mieli”.

    La senatrice era stata anche presa di mira con una serie di insulti dai giovani militanti mostrati nei video pubblicati dal quotidiano online. “In merito ai filmati diffusi da Fanpage in queste ore voglio precisare che come senatrice della Repubblica italiana componente di FdI non mi riconosco in quelle immagini, in quei comportamenti e in quelle parole che sono state mostrate”, ha commentato ieri proprio Mieli. “Non ritrovo la realtà che conosco in Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale”.

    Episodi che hanno scatenato anche la reazione della comunità ebraica, che ha bollato il tutto come “inaccettabile” e chiesto provvedimenti, puntualmente promessi in una nota da FdI. “La mia più sincera e affettuosa solidarietà alla senatrice e amica Ester Mieli, vittima di frasi inaccettabili. Frasi che vanno contro i valori del nostro partito, fermamente radicati nei principi della democrazia, della libertà e del rispetto della dignità umana”, ha commentato il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Razzismo e antisemitismo sono da sempre agli antipodi dei valori a cui ho ispirato il mio impegno politico”.

    Ferma condanna anche dal responsabile all’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli: “Lo ribadiamo: nessuno spazio in Fratelli d’Italia per razzisti, estremisti e antisemiti. Sono inaccettabili, nonostante le modalità con cui sono state carpite e divulgate, le frasi che si sentono in filmati diffusi oggi che riprendono militanti del nostro partito usare un linguaggio incompatibile con i valori di riferimento del nostro movimento politico”.

    “Aborriamo razzismo e antisemitismo e in nessun modo deve essere dato spazio fra di noi a chi in qualunque modo li esprima”, ha aggiunto in una nota il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. “Siamo orgogliosi che Ester Mieli faccia parte del nostro gruppo e siamo completamente con lei”.

    Dichiarazioni e dimissioni che però non sono bastate a placare le opposizioni, in particolare il Partito Democratico di Elly Schlein che chiede l’intervento della premier Giorgia Meloni. “L’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale ha fatto emergere ancora una volta il problema fascismo dentro Fratelli d’Italia”, si legge in una nota diramata dal Pd sui social.

    “La premier Giorgia Meloni non può più fare finta di nulla di fronte all’apologia del terrorismo nero, ai cori razzisti, alle frasi xenofobe e antisemite. Non può far finta di nulla di fronte alla violenza verbale, compresa quella verso la nostra segretaria Elly Schlein. Qui non si tratta di ‘pochi militanti’, ma di un movimento in cui per molti la nostalgia del ventennio è all’ordine del giorno. Presidente Meloni, che aspetta a intervenire?”.

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