Il 24 aprile 2019 il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio si è recato in visita a Taranto per discutere del tema ex Ilva al tavolo permanete per il Contratto istituzionale di Sviluppo.
Con lui anche i ministri Lezzi (Sud), Costa (Ambiente), Grillo (Sanità) e Bonisoli (Cultura).
Poco prima del suo arrivo nella città pugliese, il leader 5 Stelle aveva annunciato un cambio a livello di commissari, cui spetta il compito di vigilare sulla realizzazione del piano ambientale del gruppo ArcelorMittal.
Corrado Carrubba, Piero Gnudi ed Enrico Laghi hanno infatti rassegnato le loro dimissioni e il loro posto è stato preso Francesco Ardito, avvocato e dirigente della AQP S.p.A., Antonio Cattaneo, revisore contabile e responsabile nazionale della divisione Forensic di Deloitte e l’avvocato Antonio Lupo.
Immunità penale – Il vicepremier ha anche annunciato che nel corso del Cdm del giorno prima il Governo ha disposto la revoca dell’immunità penale per i vertici Ilva ad agosto.
“Sono qui per dire che ieri in consiglio dei ministri abbiano abolito l’immunità penale che permetteva ai vertici di Ilva di potere godere di alcune esimenti legate a reati ambientali e legate ad alcuni reati odiosi che hanno fatto tanto male ai cittadini di Taranto”, ha affermato il vicepremier arrivando a Taranto.
“Non è una vittoria del governo ma è una vittoria dei tarantini. So benissimo che i tarantini discendono dagli spartani ma ci sono tante altre battaglie da vincere”.
L’immunità penale era stata estesa dal gip di Taranto fino al 2023 ed era stata fondamentale nel convincere ArcelorMittal ad acquistare l’acciaieria.
L’annuncio di Di Maio è stato però contestato dal coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che ha specificato come l’immunità sia già scaduta il 30 marzo.
Una scadenza ricordata anche dal gip Benedetto Ruberto quando a febbraio ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dei decreti “salva Ilva”.
Gli investimenti – Nella sua visita a Taranto il vicepremier ha anche ricordato che il Governo è impegnato su quattro fronti: salute e bonifiche, sanità e sociale.
Secondo quanto spiegato dal ministro, 300 milioni saranno usati per realizzare un nuovo presidio sanitario e per acquistare delle attrezzature per i presidi di tutto il territorio.
Prevista anche la riqualificazione del territorio urbano e rurale, con un occhio al settore dell’innovazione.
I primi interventi prevedono un intervento da 200 milioni per l’ospedale San Cataldo, 70 milioni in attrezzature mediche e 30 milioni a disposizione dei nuovi commissari dell’Ilva in amministrazione straordinaria per un “piano di sostegno” alle famiglie in difficoltà.