Ilva, ministro Provenzano: “Da Mittal no alibi, nessun presupposto per diritto di recesso” | VIDEO
“Da parte del governo confermeremo l’importanza strategica dell’ex Ilva di Taranto”. A parlare del caso ex Ilva e della decisione di ArcelorMittal di lasciare è il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, arrivando a Palazzo Chigi per l’incontro di Conte con i vertici dell’azienda.
“Siamo pronti a tutto perché produca acciaio ma lo faccia nel rispetto della salute e dei diritti dei cittadini, dei lavoratori e dell’ambiente”, ha detto il ministro.
“È improprio parlare di scudo e di immunità”, ha aggiunto Provenzano, “Noi stiamo ragionando su una norma generale e astratta, che superi il vaglio di costituzionalità e che sancisca un principio semplice: chi inquina paga, ma chi attua un piano industriale non può rispondere di colpe altrui o colpe del passato”.
“Il governo è stato sempre disponibile ad affrontare i problemi posti dall’azienda, ma non a parlare di esuberi. E forse proprio questo ha spinto l’azienda ad accelerare verso una decisione già valutata, con un ricorso con 37 allegati che non può esser stato elaborato in poche ore”, ha specificato il ministro per il Sud.
“La mia proposta – afferma quindi Provenzano – condivisa da altri membri del governo, in primis da Patuanelli, è una norma generale e astratta, che superi il vaglio di costituzionalità e chiarisca un principio: chi inquina paga, ma chi applica un piano ambientale non può risponderne penalmente se attua le disposizioni previste”.