Ilaria Cucchi, 48 anni, si candida con Sinistra Italiana e Verdi. Ha accettato la sfida. “Lo dico già, voglio essere strumentalizzata per la vicenda di Stefano. Porterò l’esperienza maturata sul campo per portare avanti una battaglia sui diritti”, ha detto in un’intervista a Repubblica.
Non è la prima volta che si candida, già nel 2013 lo aveva fatto con Rivoluzione Civile. E quella di correre alle prossime elezioni è stata una scelta maturata nelle ultime ore. “Per certi aspetti faccio politica da 13 anni. Diciamo che l’ho fatta sulla mia pelle – ha sottolineato – Vorrei essere un esempio, tutto quello per cui ho combattuto vorrei che avesse una dimensione collettiva”. Cucchi ha lottato affinché venisse fatta giustizia per suo fratello Stefano, morto nel 2009 a causa di un pestaggio in caserma. Gli autori due carabinieri. Il 4 aprile scorso è riuscita a ottenere in Cassazione la condanna definitiva per omicidio preterintenzionale nei confronti dei due militari. “Mi diranno che sfrutto la vicenda di mio fratello? Io dico che la utilizzerò affinché sia un esempio per tutti”, ha spiegato. Ha raccontato che Stefano è un simbolo di ingiustizia: “Mi impegnerò perché simili vicende non si verifichino più”.
Cucchi ha aggiunto: “Vorrei battermi per una giustizia efficiente. Il diritto ad avere una giustizia che funzioni per tutti. Lo stesso tema riguarda la sanità”. Ha, infatti, raccontato a Repubblica di essersi scontrata con un sistema inefficiente in seguito alla malattia dei genitori: “Anche qui un muro di gomma, l’ho toccato con mano. Non può funzionare in questo modo un servizio pubblico. Ancora oggi ci sono cittadini di serie A e di serie B”. Ha sottolineato che sanità e giustizia sono diritti che devono valere per tutti.