“Accetterei con dispiacere la notizia di un figlio gay: come se fosse milanista, diverso da me. Un padre etero vorrebbe che il figlio fosse come lui”, lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato da Francesca Fagnani per la nuova stagione di Belve. Prima della messa in onda del programma sono trapelate alcune sue dichiarazioni.
Ricordiamo che La Russa è notoriamente interista. Poi ha aggiunto: “Amo il genere femminile” e “il livello estetico delle donne nel centrodestra è diminuito, è aumentata la qualità, a sinistra non guardo…”.
La Russa ha anche detto di odiare il politically correct e poi ha risposto a una domanda sul leader di Forza Italia: “Il ‘vaffa’ di Silvio Berlusconi nell’aula del Senato durante il voto per il presidente era per Giorgia Meloni. Lo dico per la prima volta: era molto arrabbiato perché Giorgia aveva posto dei paletti sui nomi dei ministri e se la prendeva con me. I paletti erano soprattutto per la Ronzulli e altri minori”. E ha aggiunto: “Silvio comincia a capire che Giorgia Meloni non è una ragazzina cresciuta troppo in fretta, ma un leader di Stato. Lo dico a ragion veduta”.
A Belve il presidente del Senato parla della famosa statua del Duce e racconta che ora quella statua è finita dalla sorella. Si rimprovera di averla mostrata, ma non ha alcuna intenzione di buttarla perché è un regalo del padre. Sono molti i temi che ha toccato nel corso dell’intervista. Non risparmiando critiche e stilettate agli alleati di maggioranza.