Guerra in Ucraina, Berlusconi contro Joe Biden e la Nato
“Ci portano in guerra”: intervenuto a una kermesse di Forza Italia, in programma alla Fiera di Treviglio lo scorso 16 maggio, Silvio Berlusconi, parlando del conflitto in Ucraina, ha attaccato la Nato e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
“Siamo in guerra anche noi perché gli mandiamo le armi” ha dichiarato il Cavaliere, che poi ha sottolineato: “Non ci sono leader e così il signor Putin non si siederà al tavolo”.
“Un leader mondiale che doveva avvicinare Putin al tavolo della mediazione gli ha dato del criminale di guerra e ha detto che doveva andare via dal governo russo” ha dichiarato l’ex premier riferendosi a Biden pur senza mai nominarlo.
“Un altro, il segretario della Nato, ha detto che l’indipendenza del Donbas non sarebbe mai stata riconosciuta. Capite che con queste premesse il signor Putin è lontano dal sedersi al tavolo. Bisogna pensare a qualcosa di eccezionale per far smettere a Putin la guerra”.
“Dal 2002 ho chiesto all’Europa di darsi una voce sola in politica estera e una forza armata comune. Oggi sommando i 27 Paesi spendiamo quattrocento miliardi di lire all’anno. Con una forza comune si diventava una potenza militare mondiale” ha continuato il leader di Forza Italia.
“Ora non contiamo nulla nel mondo. Io insisto ora che sono nel Ppe perché ci sia una politica estera e di difesa comune” ha aggiunto il Cavaliere.
“Adesso ci hanno detto che manderanno anche carri armati e cannoni pesanti. Tutto questo cosa significa? Significa che avremo dei forti ritorni delle sanzioni che abbiamo fatto alla Russia sulla nostra economia. Già si è fermato lo sviluppo, avremo una diminuzione del nostro Prodotto interno lordo”.
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