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    M5S, Grillo: “Ho solo chiesto di non cambiare la figura del garante. La bozza dello statuto metteva Conte al centro di tutto”

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 30 Giu. 2021 alle 15:23 Aggiornato il 30 Giu. 2021 alle 21:57

    Il fondatore e garante del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo ha dato la sua versione dello scontro con l’ex premier Giuseppe Conte in un video postato sul suo blog. “Ho solo chiesto la garanzia di avere le condizioni, la struttura del garante identica allo statuto che c’è adesso. Non ho chiesto altro”, ha detto.

    “Dammi questa possibilità, di essere il visionario, il custode dei valori, di essere il custode anche dell’attività politica”, ha aggiunto. Il che significa, spiega, “non entrare nella dinamica tua, che si un uomo straordinario, ma lasciami vedere un attimo. Sono io che parlo di transizione, che sono andato quasi a imporla al governo, sono io che parlo da vent’anni di economia circolare e di tecnologie. Lasciami la mia cosa, facciamo una cosa straordinaria, ma non sentivo dall’altra parte nulla e allora ho detto c’è qualcosa di strano”.

    “Eravamo tutti gasati per aver dato l’incarico a Conte, dopo un po’ io dico ‘Prenditi lo statuto, i nostri avvocati vedi se ti va bene, quello che non ti piace lo cambiamo, fai tu. Poi chiamami’. Da quel giorno lì, io non ho più sentito nessuno. Siamo a maggio, io chiamo e non si fa trovare. Io comincio a sentire il peso di questa cosa dello statuto e dico ‘Se non ti fidi di me fallo vedere ai parlamentari’. Io sono rimasto anche in imbarazzo a essere l’unico depositario di qualche sprazzo di statutino”.

    “Poi mi è arrivata la bozza la famosa bozza, ed era una roba in cui si metteva al centro lui. Forse aveva frainteso perché agli Stati generali gli iscritti avevano detto di fare una distribuzione dei poteri perchè se hai tutto in mano ti fai del male da solo”, ha aggiunto.

    “Io non sono il padre padrone del Movimento, io sono il papà del Movimento, con il cuore”, ha detto Grillo nel video. “Ho fatto cose straordinarie che non rinnego con chi oggi mi sta disprezzando. Il Movimento doveva cambiare con lui era la persona più adatta forse non è la persona più adatta a quello che serve al Movimento”, ha aggiunto a proposito dell’ex premier Giuseppe Conte.

    Grillo a Crimi: “Autorizza votazione su Rousseau entro 24 ore”

    Nelle ore precedenti, Grillo ha risposto al capo politico M5S Vito Crimi, che questa mattina ha spiegato di non essere d’accordo sulla sua linea. “Vito, ti ho già risposto ieri in privato con il seguente messaggio: Credo che tu non abbia ben interpretato il provvedimento del garante della privacy che ti rimetto”, ha scritto Grillo in un post pubblicato su Facebook. “La parte cerchiata in rosso specifica bene che Rousseau può trattare i dati in caso di esplicite e specifiche richieste del movimento. Oltretutto il titolare dei dati può sempre decidere a chi farli trattare. Nessuna galera, dunque. Al contrario sarebbe proprio il votare su una piattaforma diversa che esporrebbe il movimento, e te in prima persona, ad azioni anche risarcitorie da parte di tutti gli iscritti”.

    “Come ti ho sempre detto prima di poter votare su un’altra piattaforma è, infatti, necessario modificare lo statuto con una votazione su Rousseau”, prosegue Grillo. “Inoltre nella mancanza dell’organo direttivo l’unico autorizzato ad indire le elezioni dello stesso è il garante, e in quanto tale l’ho fatto secondo le sole modalità possibili previste dallo statuto vigente (art. 4 lettera b). Inoltre il garante della privacy non ha mai identificato in te il titolare dei dati degli iscritti, essendosi limitato a indicarlo genericamente nel movimento, probabilmente a causa della tua controversa reggenza. Il voto dovrà, dunque, essere effettuato su Rousseau”.

    “Non posso che ribadirti”, aggiunge Beppe Grillo, “che l’unico modo per rispettare lo statuto attualmente vigente ed evitare più che probabili ricorsi per l’annullamento del voto, rimane fare questa consultazione sulla Piattaforma Rousseau. Ho chiesto a Rousseau di poter effettuare sulla piattaforma solo due votazioni, quella per l’elezione del Comitato direttivo e quella per la modifica dello statuto, che comunque sarà gestita dal neo eletto Comitato direttivo. Come ti ho già detto, infatti, solo dopo aver modificato lo statuto attraverso una votazione su Rousseau saremo liberi di usare una nuova piattaforma. Ti invito, pertanto, ad autorizzare, entro e non oltre le prossime 24 ore, la Piattaforma Rousseau al trattamento dei dati, come espressamente consentito dal provvedimento del garante della privacy e come rientrante nei poteri del titolare del trattamento. Nel caso, invece, in cui decidessi di utilizzare subito la nuova piattaforma, sarai ritenuto direttamente e personalmente responsabile per ogni conseguenza dannosa dovesse occorrere al MoVimento (azioni di annullamento voto, azioni risarcitorie …) per le scelte contrarie allo statuto che dovessi operare”.

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