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    Grillo blinda Conte: pronto un posto nella dirigenza del M5S (di M. Antonellis)

    Beppe Grillo e Giuseppe Conte
    Di Marco Antonellis
    Pubblicato il 4 Feb. 2021 alle 22:10

    Oggi, in conferenza stampa davanti a Palazzo Chigi, si è vista una svolta governista di Giuseppe Conte. “Io ci sono”, “Gli amici del Movimento Cinque Stelle possono contare su me”, ha dichiarato Conte davanti ai microfoni schierati. Ma cosa voleva veramente dire l’ex premier? E cosa c’è dietro questo suo atteggiamento nei confronti dei pentastellati?

    Se fino a pochi giorni è stata paventata la costituzione di un suo personale partito centrista, europeista e progressista, oggi questa ipotesi sfuma a favore di un’entrata in grande stile di Conte nel M5S. Per assicurare questa nuova posizione sarebbero arrivate rassicurazioni addirittura da parte del garante del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo.“I contatti tra i due sono assidui negli ultimi giorni”, fanno sapere fonti interne ai Cinque Stelle, le quali rivelano anche che Grillo sta arrivando a Roma proprio in queste ore. Insomma, per “Giuseppi” si profila un doppio ruolo di leader 5Stelle e di candidato premier di tutto il centrosinistra.

    “Il partito di Conte? Si era trattato più che altro un’arma tattica da utilizzare nei confronti degli alleati di governo”, svelano ora da Palazzo Chigi. In realtà, non c’era mai stato nulla di concreto, soltanto qualche ipotesi allo studio (con relativi sondaggi). Adesso poi con la prospettiva del voto tra 2 anni sarebbe comunque un “sogno irrealizzabile”. Meglio, e forse anche più semplice, provare ad essere il nuovo Prodi nel centro-sinistra ma soprattutto il nuovo capo dei 5Stelle. Proprio niente male per chi fino a due anni fa era un cittadino semplice. Chi ci resta male in questa situazione è Luigi Di Maio, che più volte ha sperato di venire proclamato leader del movimento.

    Sergio Mattarella, intanto, segue con grande attenzione l’evolversi della situazione politica dopo aver incaricato l’ex presidente della Bce per formare il nuovo governo. Il Capo dello Stato, in particolare, sembra mostrare apprezzamento e soddisfazione per le dichiarazioni dei partiti, del centrodestra come dal Pd e dal M5s. “L’importante ora è far decantare la tensione poi il resto verrà da sé” spiegano ambienti quirinalizi. Insomma, comincia a trapelare un certo ottimismo in merito a questa crisi di governo aperta ufficialmente dopo le dimissioni di Giuseppe Conte.

    E Mattarella non ha mancato di apprezzare le parole dette da Giuseppe Conte sull’incarico a Mario Draghi. Parole che secondo i soliti bene informati sarebbero state ispirate dallo stesso Quirinale che avrebbe avuto anche un colloquio con il premier dimissionario. Insomma, il Colle pur tenendosi a debita distanza, si sta muovendo con la sua “diplomazia parallela” per cercare di facilitare il compito al premier incaricato Mario Draghi. Tanto che proprio grazie all’azione del Quirinale (che ha avuto un colloquio anche con Luigi Di Maio) sarebbe caduto il veto grillino nei confronti dell’ex presidente Bce.

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