Governo, si dimette la sottosegretaria Montaruli dopo la condanna in Cassazione
Il governo Meloni perde un pezzo. Si è dimessa Augusta Montaruli, sottosegretaria molto vicina a Giogia Meloni, dopo la condanna della Cassazione per l’uso improprio dei rimborsi destinati ai consiglieri regionali. I fatti risalgono al periodo tra il 2010 e il 2014, quando Montaruli faceva parte dell’assemblea piemontese e, secondo l’accusa, usava i fondi regionali per rimborsare l’acquisto oggetti di lusso, capi firmati e anche di un manuale erotico.
“Ho deciso di dimettermi dall’incarico di governo per difendere le istituzioni certa della mia innocenza”, ha detto Montaruli nella lunga lettera di dimissioni con cui ha annunciato il passo indietro dall’incarico di sottosegretario all’Università. “Ho la serenità di poter dire che non ho causato alcun ammanco alle casse pubbliche né altro danno alla pubblica amministrazione e ai cittadini”, ha sottolineato la deputata di Fratelli d’Italia, che sta valutando “l’opportunità di un ricorso alla Corte di giustizia europea”.
Una “generosa e spontanea” secondo i capigruppo del suo partito. “Pur non avendo alcun obbligo a riguardo – tantomeno di legge – ha deciso di rassegnare le dimissioni dall’incarico di sottosegretario all’Università, che ha ricoperto con onore, capacità ed impegno costante”, hanno dichiarato in una nota congiunta Tommaso Foti e Lucio Malan. “A Fratelli d’Italia la morale non la fa nessuno, tantomeno la sinistra del professionale malcostume”, hanno aggiunto.
La deputata torinese era stata condannata in Appello dopo un’assoluzione in primo grado, per circa 25mila euro di rimborsi, che avrebbe usato impropriamente per l’acquisto di oggetti come una borsa di Borbonese, capi firmati di Hermes, cristalli Swarovski, cene, corsi sull’uso dei social network e libri come “Mia suocera beve“ e “Sexploration – Giochi proibiti per coppie”.