Governo politico per l’Italia. È ancora possibile?
Non è stata oggi la giornata risolutiva per la crisi di governo in Italia. Eppure, dei tentativi di formare un governo politico ci sono stati, come confermano in serata fonti del Quirinale (qui tutti gli aggiornamenti sulla formazione del governo).
Dal Colle fanno sapere che Sergio Mattarella sta valutando “con grande attenzione” lo spostamento della figura di Paolo Savona, proposto inizialmente per il ministero dell’Economia, verso un’altra poltrona all’interno del governo M5s-Lega.
Questa ipotesi era stata avanzata da Luigi Di Maio, capo politico del Movimento Cinque Stelle, dopo un incontro informale con Mattarella al Quirinale.
“Troviamo un persona della stessa caratura eccellente di Paolo Savona” per il ministero dell’Economia “e Savona rimane nella squadra ma in un’altra posizione”, è la proposta del leader M5s.
Poco tempo prima, la deputata grillina Laura Castelli aveva pubblicato una nota in cui scriveva: “Stupisce che Paolo Savona, persona di grande spessore culturale e sensibilità politica, non abbia ancora maturato la decisione di fare un passo indietro”.
Il segretario della Lega Matteo Salvini ha ribadito in giornata che non intende rinunciare a Paola Savona come ministro dell’Economia. Da Imperia, però, fa arrivare in serata una piccola apertura.
“Quando abbiamo proposto il professor Savona è stato perché era il migliore per fare il ministro dell’Economia”, ha detto Salvini a margine del comizio nella città ligure. Poi apre: “Se Di Maio ha cambiato posizione ne parlerò con lui”.
Arriva anche la benedizione dell’ex leader della Lega Umberto Bossi: “Avrei mediato, può mediare”, consiglia il Senatur che, a chi gli domanda se ha altri suggerimenti per il segretario delle Lega, replica: “Non ha bisogno di un mio consiglio. Ha capito”.
Viene smentita pubblicamente invece dal Movimento Cinque Stelle l’ipotesi di un governo politico a guida Lega. M5s ha smentito in una nota che durante il colloquio tra Di Maio e Mattarella si sia parlato della possibilità di un esecutivo guidato da un esponente leghista.
Il riferimento è a Giancarlo Giorgetti, di cui era circolato da ieri sera il nome come possibile nuovo premier per un governo M5s-Lega-Fratelli d’Italia (qui la posizione di Giorgia Meloni nell’intervista a Fabio Rampelli di TPI).
Quel che è certo è che la Lega avrebbe tutto l’interesse a tornare alle urne, anche se ormai l’ipotesi del voto a luglio sembra esclusa, a vantaggio di un ritorno alle urne in autunno (qui gli ultimi sondaggi).
Intanto il presidente del Consiglio incaricato rimane Carlo Cottarelli, che oggi per ben due volte si reca al Quirinale per colloqui informali, e alla fine prende tempo.
Sono stati risolti i nodi relativi alla lista dei ministri, ma il premier incaricato non ha sciolto oggi la riserva per “non forzare i tempi” rispetto alla possibile formazione di un governo politico.
Oggi si è ventilata l’ipotesi della “non sfiducia” al governo Cottarelli, attraverso l’astensione delle forze politiche. Ma questa idea si è sensibilmente complicata dopo che il Movimento Cinque Stelle ha fatto sapere che non si asterrà in aula.
La buona notizia arriva, inaspettatamente, dai mercati: dopo aver toccato martedì il livello record dal 2013 il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi torna a calare (qui gli aggiornamenti sullo spread in tempo reale).
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