Governo news: le ultime notizie di oggi
Governo news. Oggi, 28 agosto 2019, è il secondo giorno di consultazioni. Il M5s è l’ultimo dei partiti maggiori ricevuti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Luigi Di Maio al termine delle consultazioni ha annunciato l’accordo col Pd su un governo “Conte bis”. Giuseppe Conte sarà quindi con molta probabilità il premier alla guida del prossimo governo Pd-M5S. Alle 16 Mattarella ha ricevuto la delegazione del Pd che ha confermato la disponibilità ad accogliere la nomina di Conte. Salvini è uscito dalle consultazioni alle 18.30 e ha invece ribadito che la linea della Lega resta quella di un ritorno al voto per scongiurare la formazione di un governo diretto dai diktat europei, che lui stesso ha definito “un Monti bis”. La trattativa sul nome della premiership sembra sbloccata e il presidente Sergio Mattarella domani mattina alle 9,30 ha convocato Giuseppe Conte al Quirinale.
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Governo news: la diretta LIVE
ore 18, 57 – Il discorso di Di Maio dopo le consultazioni con Mattarella: “Abbiamo accordo col Pd su Conte premier” – “Non esistono soluzioni di destra o di sinistra ma solo soluzioni. Sono i programmi i temi, le scelte, i veri protagonisti della politica. uno dei grandi interpreti di questo nuovo umanesimo è statao Giuseppe Conte. Oggi abbiamo detto al presidente della Repubblica che c’è un accordo politico affinché Giuseppe Conte possa ottenere di nuovo il ruolo di presidente del Consiglio”, così il vicepremier uscente Luigi Di Maio all’uscita dalle consultazioni con il presidente della Repubblica. Qui il discorso completo di Di Maio.
ore 18, 47 – Consultazioni: delegazione M5s arrivata al Quirinale– La delegazione del Movimento 5 Stelle è arrivata al Quirinale a piedi per il secondo giro di consultazioni. Con il movimento di Luigi Di Maio si concludono i colloqui con il presidente della Repubblica Mattarella. Insieme a Di Maio sono entrati i capigruppo parlamentari Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva. Alcuni passanti hanno urlato a Di Maio “Grande, grande!”.
ore 18,28 – Salvini dopo le consultazioni con Mattarella: “Abbiamo espresso lo sconcerto per l’indecoroso teatrino di questi giorni. Si tratterà di un Monti bis. Secondo il rituale siamo stati rapidi, precisi, diretti, onesti fino in fondo con il presidente Mattarella cui abbiamo espresso lo sconcerto non della Lega ma di milioni di italiani rispetto al teatrino della guerra delle poltrone che si verifica da giorni. Dal Pd, partito incredibile, ci si aspetta di tutto in nome della poltrona, parlino di discontinuità con lo stesso presidente del Consiglio e gli stessi ministri. Tutta la storia di questi giorni ci sta confermando che non ci avrebbero mai permesso una manovra coraggiosa formata sulla flat tax e questo ci spiega i no di Giuseppe Conte. C’è un premier su indicazioni di Parigi, Berlino, Bruxelles, un Monti-bis. A qualcuno dava fastidio un governo che stava restituendo orgoglio, sovranità e futuro alle famiglie italiane. Unico collante di questo governo è l’odio nei confronti della Lega, primo partito italiano che ha avuto la forza di rimettere i suoi ministeri nelle mani del popolo italiano dicendo “giudicateci”. Su infrastrutture e politica estera Pd e M5S sono due mondi diversi”, afferma il leader della Lega Matteo Salvini dopo le consultazioni al Quirinale. Qui tutto il discorso completo di Matteo Salvini.
ore 17,53 – Zingaretti sulle dimissioni di Calenda – “Se nascerà un governo con M5s “in questa sfida il Pd ha bisogno anche delle voci critiche, soprattutto se provenienti da personalità autorevoli e competenti come te. Ho e abbiamo bisogno di te, perché solo uniti potremo cambiare il destino di un Paese che, fino a pochi giorni fa, sembrava trascinato per inerzia verso un declino economico, civile e democratico senza precedenti”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti, risponde sul suo blog su Huffington Post, alla lettera di dimissioni dal Pd inviatagli da Carlo Calenda.
ore 17, 41 – Consultazioni: delegazione Lega arrivata al Quirinale – La delegazione della Lega, guidata da Matteo Salvini, è arrivata al Quirinale per il secondo giro di consultazioni con il capo dello Stato. È arrivata in macchina poco prima dell’uscita della delegazione di Forza Italia.
ore 17, 32 – Berlusconi: “Ridare la parola agli italiani” – “Abbiamo manifestato al Presidente della Repubblica la necessità di ridare la parola agli italiani, e preoccupazione per il pericoloso scenario che sta delineandosi”, ha detto il leader di Fi Silvio Berlusconi dopo le consultazioni con il presidente Mattarella. Qui puoi leggere tutto l’intervento di Silvio Berlusconi
ore 17,00 – Governo news: Consultazioni: delegazione FI al Quirinale – La delegazione di Forza Italia è entrata al Quirinale per il secondo giro di consultazioni con il presidente Mattarella. È arrivata in macchina a pochi minuti dalle 17.
ore 16, 38 – Fonti Pd: nessuna telefonata Conte-Zingaretti – Fonti del Pd interpellate al riguardo hanno riferito che non ci sarebbe stata alcuna telefonata fino ad ora tra Giuseppe Conte e Nicola Zingaretti.
0re 16,25 – “Sottrarci alla possibilità di tentare è l’unica cosa che non possiamo permetterci come democratici” – “Alla luce degli equilibri parlamentari abbiamo riferito al presidente di aver accettato la proposta del M5s di indicare in quanto partito di maggioranza relativa il nome del presidente del Consiglio dei ministri. Questo nome ci è stato indicato dal M5s nei giorni scorsi”. “Sia chiaro che non c’è alcuna staffetta da proseguire e non c’è alcun testimone da raccoglie ma semmai una nuova sfida da cominciare. Dobbiamo mettere fine alla stagione dell’odio. È l’Italia bene che sconfigge la paura con la speranza e sa opporre all’odio la concordia e la condivisione”, così il segretario del Pd Nicola Zingaretti dopo le consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Qui puoi leggere tutto l’intervento di Luca Zingaretti.
ore 16,17 – Fonti parlamentari : nuova telefonata tra Zingaretti e Conte – Secondo fonti parlamentari ci sarebbe stata una nuova telefonata tra il segretario del Pd Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte. I due si sarebbero sentiti prima che la delegazione Pd andasse al Quirinale per le consultazioni.
ore 15,10 – Marcucci (Pd): “Concluso il lavoro sul programma” – Si è concluso positivamente con un documento “che ha la novità di essere un documento unico di tutte forze politiche. Non vogliamo una somma di programmi, ma un contributo unico al premier incaricato”. A dirlo è il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci, entrando al Nazareno. Tra meno di un’ora il colloquio in Quirinale tra il Partito democratico e Sergio Mattarella. (Segui a questo link la diretta live di TPI delle consultazioni)
ore 15,05 – Il punto di TPI live dal Quirinale
ore 14,35 – Fonti dem: documento programmatico M5s-Pd forse già in serata – Fonti interne al Pd hanno fatto sapere che il lavoro su un documento programmatico comune al M5s e al Pd sta proseguendo. L’idea al momento sarebbe quella di completare il documento già entro questa sera o al massimo domani, per consegnarlo all’eventuale premier incaricato. Il documento costituirebbe la prima base su cui costruire un futuro programma di governo.
ore 14,20 – Renzi sull’alleanza Pd-M5S: “Ora mettere da parte ambizioni personali” – “Invito tutti a mettere da parte le ambizioni personali e dare una mano per il bene comune” dichiara il senatore del Pd ed ex premier Matteo Renzi in un post su Facebook. “Quando si forma un Governo, è normale che si affaccino ambizioni, richieste, desideri – ha continuato – ma questo Governo nasce sulla base di una emergenza: evitare che le tasse salgano e che l’Italia vada in recessione. È un atto di servizio al Paese, innanzitutto”. Poi ha precisato: “Non chiedo che tutti facciano un passo indietro come ho fatto io: basta che si tenga al centro l’obiettivo che è quello di mettere in sicurezza le istituzioni democratiche e i risparmi degli italiani”. “Tutto è cominciato perché qualcuno ha chiesto “i pieni poteri”. Il potere non è sostantivo: il potere è un verbo, poter cambiare le cose. Mettiamoci a servizio provando a dare senza chiedere. E tutto sarà più semplice”, ha concluso.
ore 13,31 – Governo news: Orlando su Di Maio vicepremier – “Il ruolo di Di Maio come vicepremier non è irrinunciabile. Se ci fossero irrinunciabilità non saremmo arrivati fino a qui. Noi abbiamo rinunciato a molte questioni, adesso bisogna fare un po’ per uno. Noi oggi abbiamo detto con chiarezza che accettiamo la presidenza di Conte, chiediamo che nella struttura del governo ci sia un aspetto diverso dal precedente”, ha detto il vice segretario del Pd Andrea Orlando uscendo da Montecitorio.
ore 13,29 – Governo news: Carlo Calenda si è dimesso dalla direzione del Pd – Ultima news sulla crisi di governo. Con una lettera a Nicola Zingaretti e Paolo Gentiloni Carlo Calenda annuncia le sue dimissioni dalla direzione del Pd. Decisiva per la decisione l’alleanza con M5S. Nel lungo testo l’eurodeputato annuncia di lasciare la carica dirigenziale ma “non la comunità’ del Pd. Su Twitter ha letto in diretta la sua lettera ai follower: “Il Pd ha preso la sua decisione. Ho ritenuto di fare chiarezza prima dell’incontro fra Zingaretti e il Presidente della Repubblica, rassegnando le mie dimissioni”
ore 12, 45 – Orlando: “Il nodo del vicepremier resta un problema serio” – Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando è scettico sulla possibilità di un governo giallo-rosso: “Si fa il governo? Più sì che no. Ma resta un problema serio. Non possiamo andare in un governo in cui sia il presidente del Consiglio sia il vicepremier sono dello stesso partito”, ha dichiarato mentre si trovava a Montecitorio. Io credo che sia conveniente per tutti avere una visibile discontinuità. Si può avere con una personalità del Partito democratico come vicepresidente del Consiglio dei Ministri”, ha dichiarato ai giornalisti poco dopo il termine della direzione Pd.
ore 12, 25 – Zingaretti: “Mandato chiaro per il governo” – “Vi chiedo, nell’approvare questa relazione, un mandato chiaro per esprimere oggi pomeriggio al Presidente della Repubblica la nostra disponibilità a verificare con il Presidente incaricato le condizioni politiche e programmatiche e contribuire a dare vita al nuovo Governo”, così il segretario del Pd Nicola Zingaretti nella sua relazione alla direzione del partito. Il segretario si è espresso anche sul leader della Lega Matteo Salvini: “L’Italia si è trovata alle prese con i rischi di un corto circuito istituzionale alimentato anche dai toni irresponsabili di una Lega sempre più ostaggio del senso di onnipotenza del proprio leader, per altro travolto dalla macchinazione da lui stesso montata e della quale è risultato la prima vittima”, ha affermato. Sul tema della sicurezza sembra ribadisce la sua linea di discontinuità col governo precedente: “Chiudiamo la stagione dell’odio, del rancore, della furbizia, dell’egoismo come valori di riferimento. Rimettiamo al centro, certo la sicurezza, la legalità, il benessere delle persone ma non contro capri espiatori”. Resta aperto il nodo del vicepremier: “Avremmo voluto una discontinuità ancora maggiore, più marcata. A cominciare dalla figura del Premier. Oggi, dopo la stagione consumata con la crisi voluta dalla Lega, Giuseppe Conte sarà il candidato Presidente indicato dai 5 Stelle per la guida di un Governo fondato su un impianto e un programma diversi. Con questa volontà il M5S, ed è legittimo, rivendica la Presidenza del Governo. Ha rifiutato altre ipotesi. E in questa scelta è inciso il superamento di un modello sul quale si fondava il vecchio Governo. Una figura condivisa e due vice espressione dei due partiti della coalizione. Questo modello non c’è più”. Per Zingaretti il vero obiettivo resta quello di fermare le destre: “Alla fine di questo agosto unico e imprevedibile, il tema fondamentale resta lo stesso di quando questa crisi non c’era ancora: ed è fermare la destra peggiore che abbiamo mai conosciuto dal dopoguerra. Fermarla nel Paese, nel consenso e nelle urne. Questo traguardo noi lo abbiamo sempre avuto ben chiaro. E questo resterà il traguardo in capo ai prossimi mesi”. Queste le ultime news sul governo.
ore 11.19 – Fdi, Giorgia Meloni: “Scendiamo in piazza il giorno della fiducia” – La leader di fratelli d’Italia Giorgia Meloni interviene sulla possibilità di un governo Pd-M%S: “Scenderemo in piazza se questo governo dovesse nascere: a piazza Montecitorio il giorno della fiducia”. Lo dice Giorgia Meloni di Fdi invitando “anche i delusi dei partiti che fanno il contrario di quello che avevano promesso. Noi siamo dalla parte della democrazia”, ha dichiarato all’uscita dalle consultazioni al Quirinale.
ore 11.18 – PD dà mandato a Zingaretti, vota no solo Richetti – La direzione del Pd ha dato mandato a Zingaretti a dare la disponibilità nelle consultazioni a verificare le possibilità di un nuovo governo con un mandato esplorativo. Tutti i componenti della direzione hanno votato a favore della relazione del segretario, tranne – a quanto si apprende – il senatore Matteo Richetti che ha detto no. La direzione Dem è quindi terminata.
Maria Elena Boschi, dopo la direzione del Pd: “Siamo in una fase di trattative. Su incarichi e poltrone non interessa noi ma i segretari di partito. Se vogliamo scongiurare aumenti di Iva dobbiamo fare veloci.Per noi è importante che si abbassino le tasse, non che aumentino le poltrone”.
Il commento di Gentiloni sulla riunione della cabina di regia del Partito Democratico:
ore 11,05 – Patuanelli: “Il percorso Rousseau deciso con Conte” – Insieme al capogruppo M5S alla Camera Francesco D’Uva ha parlato ai cronisti anche il presidente del gruppo al Senato Sergio Patuanelli. “Il M5s ha sempre dimostrato di voler coinvolgere gli iscritti attraverso la sua piattaforma. Anche quando si tratta di scelte che avvengono nelle istituzioni”, ha detto rispondendo a domande sul voto online degli iscritto al Movimento. “Il percorso su quando farlo è stato condiviso con gli organi istituzionali compreso il presidente Conte”, ha aggiunto.
ore 10,55 – Di Maio: “Si pensi alle soluzioni, non a colpire me” – “Sono ore molto difficili per il Paese, in cui ognuno dovrebbe saper dimostrare responsabilità. Ci siamo ritrovati in una crisi di governo senza un perché, per colpe che non sono certo attribuibili al Movimento 5 Stelle. Mi sorprende che qualcuno sembri più essere più concentrato a colpire il sottoscritto che a trovare soluzioni per gli italiani. Ma questa è la politica, anzi una certa politica, abituata a concepire il dibattito non come occasione di crescita, bensì come uno scontro continuo e sistematico sulle persone”. Così Luigi Di Maio prima di entrare a Palazzo Chigi.
ore 10.55 – D’Uva: “Clima costruttivo, chi attacca Di Maio attacca il M5S” – “Stiamo lavorando e continuiamo sui temi il clima è molto costruttivo e positivo”, ha dichiarato il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera Francesco D’Uva al termine dell’incontro con la delegazione del Pd. “Ma chi attacca Di Maio attacca il M5S”, ha aggiunto. E ancora: “Con i veti non si va lontano”.
Ecco il video di TPI:
ore 10,50 – Zingaretti: “Il percorso è e rimane difficile” – Il percorso avviato in questi giorni “era e rimane difficile. Non è una passeggiata. E’ una sfida. Se siamo in grado di portare fino in fondo questo percorso è perché abbiamo portato avanti due elementi: spirito unitario e schiena dritta”. È quanto avrebbe detto, come riportato dall’Ansa, il segretario del Pd Nicola Zingaretti nel corso della direzione.
ore 10,15 – Calenda: “Se si fa l’accordo con M5s lascio il Pd” – “Sarò coerente, dal primo giorno in cui mi sono iscritto al Pd ho detto che non sarei rimasto se ci fosse stato un accordo con i 5 stelle”. Lo afferma l’europarlamentare del Pd Carlo Calenda a Circo Massimo su Radio Capital, aggiungendo: “Lavorerò per costruire una casa per chi non si sente rappresentato da questo rapporto con i 5 stelle che nasce male. Quando il Pd avrà di nuovo voglia di combattere spero di ritrovare alcune persone sulla strada”.
“Uno – prosegue Calenda a radio Capital – può fare accordi con chi ha idee diverse ma non con chi ha valori diversi. Ma il Pd si rende conto che i 5 stelle sottoporranno l’intesa alla piattaforma Rousseau? Noi dobbiamo rimanere appesi al voto di una piattaforma privata che abbiamo sempre considerato un’aberrazione della democrazia? Recuperiamo la schiena dritta, perché dobbiamo correre sbavanti dietro ai 5 stelle?”.
ore 10,15 – Orlando: “Inaccettabile che il voto su Rousseau impatti sulla Costituzione” – “Se il voto su Rousseau dovesse entrare in conflitto con la procedura prevista dalla Costituzione e incidere sulle decisioni del capo dello Stato sarebbe inaccettabile. Se è uno strumento di decisione interna è un altro discorso”. Lo dice Andrea Orlando, vicesegretario Pd, all’arrivo alla Camera per la direzione del partito.
ore 8,49 – Patuanelli: “Veti mai positivi” – “Ribadisco, i veti non sono mai positivi”. Lo ha detto Stefano Patuanelli, capogruppo M5s al Senato, entrando alla Camera per l’incontro fra delegazioni Pd e M5S.
ore 8.34 – Marcucci: “Di Maio? Non credo ci siano veti – “Non credo che ci siano veti”. Lo ha detto il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci, a chi gli chiedeva se ci fossero veti sul ruolo di Di Maio vicepremier da parte del Pd.
“Ognuno ha le sue procedure. Noi seguiamo le nostre”, ha aggiunto Marcucci, a chi gli chiedeva del voto dei Cinque Stelle su Rousseau per l’accordo di governo. “Cominciamo a lavorare, ci auguriamo che sia una bella giornata”.
ore 8.30 – Governo news: sta per iniziare l’incontro tra le delegazioni di PD e M5s – Le delegazioni del PD e del M5s sono arrivate a Montecitorio. Sta per iniziare l’incontro, potenzialmente decisivo, sull’alleanza di governo.
La giornata di ieri, martedì 27 agosto è stata caratterizzata dalla intesa (ancora non raggiunta) tra M5s e Pd, e dal primo giorno del secondo giro di consultazioni (Qui la diretta delle Consultazioni di ieri).
Le delegazioni di Pd e M5S si sono riunite alla Camera per discutere sui temi e sul programma di un futuro governo giallo-rosso, in vista delle consultazioni di oggi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Per tutto il giorno i due schieramenti hanno discusso attraverso dichiarazioni e indiscrezioni sul nome della premiership e sui possibili futuri ministri. I dem vorrebbero scavalcare Di Maio e trattare direttamente con Conte, che durante la giornata ha avuto molteplici contatti con il segretario Nicola Zingaretti.
Intorno alle 16 è arrivato un primo segnale di distensione da parte dei Cinque Stelle che con una nota hanno dichiarato di accogliere positivamente l’apertura di alcuni dem sul nome di Conte di essere pronti a un dialogo col Pd sul programma. Il capogruppo del Pd al Senato Marcucci ha però ribadito il no dei dem a un eventuale incarico da vice-premier per Luigi Di Maio.
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