Per Giorgia Meloni bisogna andare subito al voto. Lo ha scritto su Facebook al termine di una serata ricca di tensioni che ha visto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, aprire la strada alla crisi di governo. Domani, infatti, il M5s non voterà la fiducia sul dl Aiuti e il premier Mario Draghi potrebbe rassegnare le dimissioni. “Il governo dei migliori è immobile, alle prese con i giochi di palazzo di questo o quel partito. Basta, pietà. Tutti a casa: elezioni subito”, così su Facebook la leader di Fratelli d’Italia. Anche secondo la Lega bisogna andare al voto: “Se i 5 Stelle escono dall’Aula la maggioranza non c’è più: basta con litigi, minacce e ritardi, parola agli italiani”.
Nella serata di ieri, c’è stata una telefonata tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini per commentare quanto stava accadendo e per ribadire “piena sintonia”. I due leader si risentiranno nella giornata di oggi, 14 luglio.
Nel frattempo, su Twitter, il numero due di Forza Italia ha scritto che “la decisione del M5s di non partecipare domani al voto di fiducia sul dl Aiuti è un atto di grave irresponsabilità assunto, per interessi di parte, in uno dei momenti più difficili dell’Italia. Dopo Mario Draghi non sosterremo alcun governo”.
La decisione del #M5S di non partecipare domani al voto di fiducia sul #DLAiuti è un atto di grave irresponsabilità assunto,per interessi di parte,in uno dei momenti più difficili dell’Italia.Dopo Mario Draghi non sosterremo alcun governo.
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) July 13, 2022
Anche Luigi Di Maio pone l’accento sulla “gravità” della “decisione dei 5 Stelle”: “Non votare la fiducia al governo è un fatto grave, è doverosa una verifica di maggioranza. Una crisi di governo nel bel mezzo di una guerra è un chiaro atto di irresponsabilità, così si condanna il Paese al baratro”, ha fatto sapere in una nota il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
Per Enrico Letta è necessario chiedere una verifica per capire se la maggioranza ci sia ancora. E così alla Festa regionale dell’Unità a Melzo ha detto: “La scelta annunciata da Conte e dal M5s rimette in discussione molte cose, e in una maggioranza così eterogenea ci sono dei distinguo. Ma io non mi preoccupo, esiste il voto di fiducia che è fondamentale. Chiederemo di fare una verifica per capire se questa maggioranza c’è ancora o no”.
Anche Carlo Calenda ha affidato ai social un commento. Per il leader di Azione non c’è bisogno di “correre alle elezioni in mezzo a una crisi che diventerebbe subito uno tsunami”. E ha ribadito la linea del suo partito: “avanti con Draghi senza 5 stelle fino alla fine della legislatura”. Su Twitter e su Facebook è tornato anche su Conte: “Si accinge a far cadere un governo presieduto dall’italiano più autorevole nel mondo in mezzo a una guerra” sottolineando che “rimane la soddisfazione di essere tra i pochi partiti a non averci mai avuto nulla a che fare”.
#Conte, l’avvocato del popolo, il punto di riferimento dei progressisti, si accinge a far cadere un Governo presieduto dall’italiano più autorevole nel mondo in mezzo a una guerra. Rimane solo la soddisfazione di essere tra i pochi partiti a non averci mai avuto nulla a che fare.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) July 13, 2022