Governo Meloni, il discorso per chiedere la fiducia alla Camera: la diretta live
Giorgia Meloni è intervenuta alla Camera per chiedere il voto di fiducia per il suo governo: nel suo discorso le neo premier ha elencato i punti programmatici del suo esecutivo. Dall’intenzione di riformare la Costituzione introducendo il semi-presidenzialismo all’abolizione parziale del reddito di cittadinanza, dalla lotta all’evasione fino alle emergenze attuali derivanti dal caro-energia. Alle ore 13.00 inizierà la discussione generale con le dichiarazioni di voto fissate alle 19.00 e e la votazione finale prevista in serata. Di seguito, tutte le ultime notizie sul discorso di Giorgia Meloni e il voto di fiducia alla Camera.
Ore 20,36 – Il Governo Meloni ottiene la fiducia – Il governo presieduto da Giorgia Meloni ha ottenuto la fiducia alla Camera. 235 i voti favorevoli, 154 i no.
Ore 19,35 – Iniziano le operazioni di voto – E’ iniziata la chiama per il voto sulla fiducia al governo Meloni.
Ore 19,25 – Letta: “Saremo contrari al disegno presidenzialista” – “Saremo contrari al suo disegno presidenzialista”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, nelle dichiarazioni di voto alla Camera sulla fiducia al governo”. Lo ha detto Enrico Letta in dichiarazione di voto alla Camera sulla fiducia al governo. “Sulla scuola manca una prospettiva su quel che è veramente necessario. Non ha detto nulla sul reclutamento degli insegnanti. La parola ‘merito’ nella nostra Costituzione è all’articolo 34. I principi di uguaglianza sono all’articolo 2 e all’articolo 3”.
Ore 19,10 – Letta: “Sul fisco abbiamo capito solo ‘condoni'” – “Sul fisco abbiamo capito una sola parola: condoni. Non ci troverà”. Lo ha detto Enrico Letta intervenendo in aula alla Camera durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Meloni. “Non abbiamo capito che farete nei prossimi mesi. Non abbiamo capito cosa succederà alle bollette degli italiani, sul tema del disaccoppiamento e sul tetto del gas non abbiamo capito cosa succederà. Non abbiamo capito nulla di cosa sarà la legge di bilancio”.
Ore 19,08 – Letta a Meloni: “Siamo orgogliosi di Roberto Speranza” – “Quello che ci spaventa è la concretezza e non l’identità. Ci spaventa la concretezza dove l’abbiamo vista nel suo discorso, nel passaggio da brividi che ho sentito sul covid e sulla salte. Siamo orgogliosi di avere nel nostro gruppo il ministro Roberto Speranza”. Lo ha detto Enrico Letta durante l’intervento in Aula alla Camera sulla fiducia al Governo. “Dobbiamo rilanciare l’impegno sulla sanità pubblica”, ha aggiunto Letta.
Ore 19,05 – Lega conferma fiducia al governo: “Saremo alleati leali” – “Complimenti presidente Meloni, lei ha già scritto la storia” e il fatto che “il nostro leader Matteo Salvini è lì accanto a lei come vicepremier è garanzia che alle parole seguiranno i fatti”. Lo ha detto in Aula della Camera il capogruppo della Lega Riccardo Molinari in dichiarazione di voto sull iducia al governo Meloni. Molinari, tra le varie misure, ha tenuto a sottolineare la necessità di “portare avanti il percorso dell’Autonomia differenziata, va colmato il gap”. Presidente Meloni, “lei nella Lega avrà un alleato leale”, ha aggiunto.
Ore 18,55 – Conte: “Opposizione implacabile e intransigente” – “Noi siamo pronti a denunciare le vostre incongruenze e inadeguatezze”. Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo, in corso alla Camera. “La nostra sarà una opposizione solida e puntuale, ancorata ai bisogni dei cittadini, per questo sarà implacabile e intransigente”
Ore 18,46 – Conte a Meloni: “Sull’Ucraina non ha usato la parola pace” – “Lei non ha mai accennato all’unica via d’uscita: Pace. Le ricorda qualcosa?”. Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo, in corso alla Camera, rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni e parlando del conflitto russo-ucraino.
Ore 18,43 – Conte: “Meloni ha assicurato no arretramenti sul diritto all’aborto, lo dica a Roccella e Gasparri” – “Presidente Meloni, ci ha rassicurato che non ci saranno arretramenti sul diritto all’aborto, l’importante è dirlo a Roccella e Gasparri”. Così Giuseppe Conte, presidente M5S, nelle dichiarazioni di voto in aula a Montecitorio, in vista del voto di fiducia della Camera al governo Meloni.
Ore 18,40 – Conte a Meloni: “Vuole scrivere agenda Draghi” – “Il segnale più evidente della continuità con il governo Draghi è il ministero dell’economia a Giorgetti. Questo spiega l’opposizione morbida al governo uscente, non è che alla fine l’agenda Draghi la vuole scrivere lei?”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo, in corso alla Camera.
Ore 18 – Al via le dichiarazioni di voto alla Camera sulla fiducia – Terminate nell’Aula della Camera le repliche della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Al via le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo.
Ore 17,55 – Meloni: “Non farò mai la cheerleader di nessuno” – “Io non devo fare nessuna scelta” in Europa: “La mia scelta è sempre e solo difendere l’interesse italiano, non farò mai la cheerleader di nessuno”. Così Giorgia Meloni, durante la replica alla Camera.
Ore 17,45 – Meloni: “Quando non si gestiscono i flussi, i migranti finiscono a spacciare” – “Per anni ci è stato detto che l’immigrazione illegale di massa non controllata da adeguati flussi serviva perché immigrati avrebbero fatto lavori che gli italiani non volevano fare. Io penso che se accogli qualcuno in comunità non è per essere un lavoratore di serie b ma per dargli la stessa vita che vuoi dare ai cittadini italiani. È la ragione per cui i flussi vanno governati, fermo restando il tema dell’asilo. Ribadisco che non c’è alcuna volontà di mettere in discussione il diritto di asilo per me sacro, assolutamente. Parliamo dell’immigrazione non gestita in questi anni, qualcuno ha considerato solidarietà fare entrare in Italia centinaia di migliaia di persone e poi non farsi il problema che molti finivano a spacciare nelle strade o nelle mani della prostituzione. Questo accade quando non si gestiscono i flussi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in sede di replica alla Camera.
Ore 17,40 – Meloni: “Le donne non hanno nulla da temere con noi” – “Non dubitate, non dubitino le donne italiane: non hanno decisamente nulla da temere con questo governo e, presidente, lo dico all’opposizione: io sono convinta che in cuor loro non lo pensino neanche loro”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in replica alla Camera. “Stamattina ho parlato di lavoro, welfare ma ho parlato anche di famiglia e natalità perché considero una sconfitta che una donna debba rinunciare alla natalità per avere un lavoro ma anche debba rinunciare ad avere un bambino per lavorare. Mi sembra un modo per garantire piene libertà, è una sfida su cui spero siamo d’accordo. Chiedo libertà concreta e reale, sapendo che sono una madre e privilegiata, ma se per me è difficile tenere tutti insieme…”.
Ore 17,36 – Meloni a parlamentari: “Non voterete più cose che non avete letto” – “Con questo governo non accadrà che voi vi troviate a votare cose con avete letto perché va riconosciuto il ruolo del Parlamento”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica alle Camera alle dichiarazioni programmatiche.
Ore 17,34 – Meloni a Serracchiani: “Le sembra che stia un passo dietro gli uomini?” – “Ho sentito dire che io vorrei le donne un passo dietro agli uomini: mi guardi onorevole Serracchiani le sembra che io stia un passo dietro agli uomini?”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in sede di replica alla Camera.
Ore 17,32 – Meloni: “I soldi del Pnrr non dal cielo, sono a debito. Vanno spesi bene” – “Le risorse del Pnrr sono state distribuite su dati macroeconomici, non sono soldi che vengono dal cielo, sono a debito. Per questo devono essere spese in modo efficace. Sbagliato dire che niente deve essere toccato, altrimenti le gare vanno deserte”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni intervenendo alla Camera in sede di replica.
Ore 17,31 – Meloni: “Problema non è chi ha Rdc ma risposte inadeguate” – “Ho sentito dire che consideriamo colpevoli i percettori del Reddito di cittadinanza. Non ho mai considerato il problema i percettori del Reddito, ho considerato a volte un problema una classe politica che si accontentava di tenere le persone in difficoltà in quella difficoltà pur di farci cassa elettorale. Occorre ragionare su un sistema che ha avuto dei problemi e non funziona. È notizia di ieri, un navigator fa in media non più di un colloquio di lavoro al giorno. Sono le risposte inadeguate il problema”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in sede di replica alla Camera.
Ore 17,27 – Meloni: “Mai remato contro Pnrr e NextGenEu” – “Non mi risulta che abbiamo mai remato contro Next GenerationEu e Pnrr”. Così Giorgia Meloni, in replica in aula a Montecitorio, in occasione del voto di fiducia della Camera. C’è stata, in alcuni casi, una “lettura oggettivamente distorta o mistificata” del mio discorso, “o magari non sono stata brava io a spiegarmi”. Ad esempio “è stato detto che quando si è dato vita a Next Generation Ue e al Pnrr c’era chi remava contro. Non mi risulta. Mi risulta che noi abbiamo sostenuto l’emissione di debito comune per far fronte alla crisi pandemica. Non abbiamo mai votato contro quel meccanismo, ci siamo astenuti. Quando “le 370 pagine con cui si impegnavano 250 miliardi di euro arrivavano” in Aula “a un’ora dall’inizio della discussione”, continua in replica alla Camera la premier.
Ore 17,25 – Meloni a opposizioni: “Bene le critiche ma no a letture distorte” – “Alle opposizioni voglio dire che reputo utile le loro critiche. Sono d’accordo con Plutarco che diceva che gli avversari hanno una grande utilità” perchè “mettono a fuoco i tuoi punti deboli”. Lo dice il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella sua replica alla Camera. “Io non avrò mai il timore delle parole franche e dirette, delle critiche molto decise. Non è mai mancato da parte mia rispetto nei confronti degli avversari politici, ma l’unica cosa che chiedo è essere giudicato per quello dico, penso e ho fatto”, ha aggiunto. “Penso che ci sia stata” in alcuni casi “una lettura distorta o forse mi sono spiegata male”, dice.
Ore 17,20 – Terminata discussione, replica di Meloni – È terminata la discussione alla Camera sulla relazione programmatica del presidente del consiglio, Giorgia Meloni, che adesso ha preso la parola per le repliche.
Ore 17,15 – Pd: “Discorso demagogico, Meloni è la nuova Alemanno” – “Dalla Meloni un discorso in linea con quelli classici della destra romana, pieno di demagogia e luoghi comuni. Eh sì, Meloni è proprio la nuova Alemanno”. Lo dichiara Andrea Casu, segretario del Pd Roma.
Ore 17,10 – Berlusconi: “Da Forza Italia contributo qualificato, serio, leale” – “Forza Italia darà un contributo qualificato, serio e leale, con tutte le sue idee e le sue migliori energie perchè il nuovo governo di centrodestra, il primo guidato da una donna, abbia la forza di affrontare i grandi problemi del Paese e disegnare l’Italia del futuro”. Lo afferma in una nota Silvio Berlusconi.
Ore 17,05 – Berlusconi: “Meloni ha tracciato rotta chiara” – “Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo assai pregevole intervento programmatico ha individuato le priorità del Paese, ha tracciato una rotta chiara, nel solco del lavoro fatto fino ad oggi dal centrodestra. Il presidente Meloni ha detto parole definitive e totalmente condivisibili sui diritti, sulle libertà, sulla necessità di abbassare le tasse e di promuovere una pace fiscale, con l’impegno ad affrontare oggi le grandi emergenze a partire dalla necessità di abbassare i costi dell’energia per famiglie e imprese, riprendendo una politica energetica non più condizionata dal ‘partito dei no’ e dall’ambientalismo ideologico”. Lo afferma Silvio Berlusconi in una nota, commentando il discorso programmatico di Giorgia Meloni svolto alla Camera per la prima fiducia al suo governo.
Ore 17,00 – Salvini: “Bene l’intervento di Piantedosi su ong” – “Bene l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a proposito di due ong: come promesso, questo governo intende far rispettare regole e confini”. Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Matteo Salvini.
Ore 16,40 – Roccella: “Grazie a Meloni che ricorda il valore delle donne” – “È una emozione incredibile sentire una donna, nel suo ruolo di Presidente del Consiglio, elencare i nomi delle italiane che ‘hanno osato per impeto, per ragione o per amore’, da Cristina di Belgioioso ad Alfonsina Strada, dalla Montessori alla Fallaci”. Lo dichiara Eugenia Roccella, neo ministra della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità del governo Meloni. “Nessuno, da quello scranno, – prosegue Roccella – aveva mai ricordato il peso che hanno avuto le donne nella storia del nostro Paese, la straordinaria forza con cui hanno segnato ogni volta un traguardo in più, fino all’ultimo di oggi: il compito di guidare il governo, e per di più farlo in un momento estremamente difficile. Giorgia Meloni ha ringraziato le donne che, da protagoniste, hanno saputo incidere sulla nostra storia. Io, anche come ministra delle Pari Opportunità, ringrazio lei”.
Ore 16,00 – Landini: “Meloni si confronti presto con noi” – Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, chiede al governo e alla neo premier Giorgia Meloni si convocare presto un tavolo con le parti sociali per aprire un confronto sui temi essenziali. “Non ho sentito, parlare di tassazione degli extraprofitti, di intervento sulle bollette, di una vera riforma fiscale che aumenti il netto in busta paga” ha dichiarato Landini in una intervista a Rainews24.
Ore 15,00 – Fiducia al Senato: inizio dei lavori domani alle 13 – “Consegnato in Aula testo dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio. Domani, 26 ottobre, dalle 13, discussione generale, replica Presidente GiorgiaMeloni (alle 16,30), dichiarazioni di voto su Fiducia a Governo Meloni e votazione nominale con appello”: è quanto si legge in un tweet diffuso dalla presidenza del Senato.
Ore 14,00 – Conte: “Da Meloni solo retorica” – “Dalla Presidente Meloni oltre un’ora di vuota retorica, condita da tanti slogan demagogici e i soliti richiami culturali della destra. I cittadini però non hanno ascoltato una sola parola su soluzioni per caro-bollette e crisi energetica. Meno male che erano ‘pronti’”. Lo scrive su Twitter il leader del M5S Giuseppe Conte commentando il discorso di Giorgia Meloni.
Dalla Presidente Meloni oltre un’ora di vuota retorica, condita da tanti slogan demagogici e i soliti richiami culturali della destra. I cittadini però non hanno ascoltato una sola parola su soluzioni per carobollette e crisi energetica.
Meno male che erano ‘pronti’.— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) October 25, 2022
Ore 13,00 – Calenda: “Discorso Meloni è lista della spesa” – “Il discorso di Giorgia Meloni è una infinita lista della spesa condita con quintali di retorica ma nessuna traccia sul ‘come’ fare le cose. Nessuna scelta o idea di paese. È tutto un ‘ma anche’. Sembrava un intervento di Conte, altro che rivoluzione sovranista. Una noia mortale”. Lo ha scritto il leader di Azione Carlo Calenda su Twitter commentando il discorso della premier alla Camera.
Il discorso di @GiorgiaMeloni è una infinita lista della spesa condita con quintali di retorica ma nessuna traccia sul “come” fare le cose. Nessuna scelta o idea di paese. È tutto un “ma anche”. Sembrava un intervento di Conte, altro che rivoluzione sovranista. Una noia mortale.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 25, 2022
Ore 12,30 – Discussione Camera riprenderà alle 13.00 – Dopo il discorso, Giorgia Meloni ha lasciato Montecitorio per recarsi al Senato dove depositerà il suo discorso in vista del voto di fiducia di domani. La discussione alla Camera riprenderà alle ore 13.00. Dopo la discussione generale, la parola tornerà a Giorgia Meloni per le repliche, mentre alle 19.00 vi saranno le dichiarazioni di voto. La votazione finale è prevista in serata.
Ore 12,15 – Meloni: “Abituata a stravolgere pronostici, lo farò ancora” – “Sono la prima donna che arriva alla presidenza del consiglio, vengo da una storia politica spesso relegata ai margini e non ci arrivo grazie a sostegni importanti. L’ho fatto stravolgendo i pronostici e intendo farlo ancora con l’aiuto di una valida squadra e anche con le critiche che arriveranno da chi voterà contro questo governo”.
Ore 12,00 – Meloni: “Mai provato simpatie per il fascismo” – “Non ho mai provato simpatia o vicinanza per il fascismo. Considero le leggi razziali del 1938 come il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre. I totalitarismi del ‘900 hanno dilaniato l’intera Europa, non solo l’Italia. in una successione di orrori che ha investito gran parte degli stati europei”.
Ore 11,55 – Meloni: “Ai giovani che mi contesteranno dico siate liberi” – “Ai ragazzi che inevitabilmente scenderanno in piazza contro di noi voglio dire, citando Steve Jobs, ‘siate folli’, ma anche siate liberi”.
Ore 11,45 – Meloni: “Rdc non può essere soluzione” – “Per chi è in grado di lavorare la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza ma il lavoro. Per come è stato pensato il Rdc ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la propria parte per l’Italia”.
Ore 11,30 – Meloni: “Italia ha bisogno di una riforma costituzionale” – “Siamo fortemente convinti che l’Italia ha bisogno di una riforma costituzionale di tipo presidenziale. Dobbiamo partire dall’ipotesi di un semi-presidenzialismo alla francese ma rimaniamo aperti su altre soluzioni. Non rinunceremo a riformare l’Italia se ci trovassimo davanti a posizioni pregiudiziali”.
Ore 11,25 – Meloni: “Non scappiamo dalle responsabilità” – “L’Italia sarà in recessione nel 2023. Siamo nel pieno di una tempesta e gli italiani hanno deciso di affidare a noi il compito di proteggerli in questa difficile traversata. Eravamo consapevoli del macigno che ci stavamo caricando sulle spalle. Ci siamo assunti lo stesso questo impegno perché non scappiamo dalle responsabilità e perché questa imbarcazione, l’Italia, rimane la nave più bella del mondo”.
Ore 11,20 – Meloni: “Alleanza Atlantica garantisce pace e libertà” – “L’Alleanza Atlantica garantisce pace e sicurezza ed è un dovere dell’Italia aderirvi perché la libertà ha un costo. Continuerà il sostegno al valoroso popolo ucraino che si oppone all’invasione della federazione russa”.
Ore 11,15 – Meloni: “Chi dice di voler vigilare manca di rispetto agli italiani” – “Molti hanno detto che vogliono vigilare sul nostro governo, possono spendere meglio il loro tempo. Chi dice che vuole vigilare sull’Italia non manca rispetto a me o al mio governo, ma agli italiani”.
Ore 11,10 – Meloni: “Grazie al presidente Mattarella e a Mario Draghi” – “Voglio ringraziare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il mio predecessore, Mario Draghi, che in queste settimane ha offerto tutta la sua disponibilità perché vi fosse un passaggio di consegne veloce e sereno”.
Ore 11,05 – Iniziato il discorso di Giorgia Meloni – “Mi rivolgo a voi in qualità di presidente del Consiglio dei ministri, non nascondo l’emozione per la solennità del momento”: è iniziato il discorso della neo premier Giorgia Meloni alla Camera.
Ore 11,00 – Attesa per il discorso di Giorgia Meloni – Inizierà a minuti il discorso alla Camera della neo premier Giorgia Meloni con il quale chiederà al Parlamento il voto di fiducia al suo governo.
Governo Meloni: cosa succede ora
Dopo aver incassato il voto di fiducia nei due rami del Parlamento (oggi è previsto il voto alla Camera, domani, mercoledì 26 ottobre, al Senato), il governo entra nel pieno delle funzioni. Il passaggio successivo è la nomina dei viceministri e dei sottosegretari: si tratta di figure determinanti per l’attività quotidiana dell’esecutivo, soprattutto nel rapporti di collegamento con il Parlamento.
A Montecitorio e a Palazzo Madama, intanto, dovranno formarsi le commissioni parlamentari di garanzia, quelle permanenti e, a seguire, le bicamerali. In questo caso spetta ai presidenti di Camera e Senato stabilire la prima convocazione, in occasione della quale ciascuna commissione procede alla costituzione attraverso l’elezione dell’ufficio di presidenza composto di un presidente, di due vicepresidenti e di due segretari.