Governo Draghi, le ultime notizie di oggi
GOVERNO DRAGHI NEWS – Ottenuta la fiducia da entrambe le Camera, il Governo Draghi è ora pienamente operativo. Il neo-presidente del Consiglio nel mattino di oggi, venerdì 19 febbraio, ha partecipato alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti. Nel pomeriggio è poi intervenuto in videoconferenza al pre-summit del G7 dedicato all’emergenza Covid-19, invocando che sia garantito l'”accesso universale ai vaccini”.
Intanto, continua a tenere banco la spaccatura in seno al Movimento 5 Stelle, dopo che 40 fra deputati e senatori penstastellati non hanno la fiducia al Governo Draghi. Il capo reggente Vito Crimi ha annunciato la loro espulsione e 21 deputati sono stati raggiunti da comunicazione formale da parte del capogruppo alla Camera, ma la decisione dovrà essere assunta formalmente dal Collegio dei Probiviri. E Raffaella Andreola, che fa parte del collegio, frena: “Sospendere le espulsioni”.
E mentre i ribelli pensano di dar vita a un nuovo gruppo parlamentare con il simbolo dell’Italia dei Valori, la senatrice Paola Taverna fa appello all’unità: “Chi ha votato in dissenso è parte del Movimento”.
Nel Partito democratico, invece, non si placano i malumori e sospetti per le modalità con cui si è formato l’intergruppo parlamentare con M5S e Leu. Luca Telese su TPI parla di come gli “orfani di Renzi” stiano tentando di riprendersi il partito.
Di seguito le ultime notizie di oggi sul Governo Draghi.
Governo Draghi, news in diretta
Ore 21.00 – M5S, salgono a 40 gli espulsi fra Camera e Senato – Salgono a 40 i parlamentari espulsi dai gruppi di Camera e Senato. Alla lista dei 35 – che hanno votato contro o si sono astenuti nel voto di fiducia al Governo Draghi fra i due rami del Parlamento – vanno aggiunti altri cinque deputati. Lo riferisce l’agenzia di stampa Agi, che cita fonti di Montecitorio. Si tratta dei deputati considerati assenti non giustificati: Yana Ehm, Davide Zanichelli, Simona Suriano, Rosa Menga, Cristian Romaniello, viene riferito.
Ore 20.00 – G7, Draghi: “L’Italia chiede accesso universale ai vaccini” – “La salute deve essere intesa come un bene pubblico globale e per questo l’Italia chiede che l’accesso equo, universale e di massa ai vaccini sia un imperativo non negoziabile”: questa la linea che il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha espresso oggi al suo esordio da premier al vertice G7. Leggi l’articolo integrale.
Ore 18.50 – Di Battista: “Qualcuno nel M5S avvelena i pozzi. Io non guido scissioni” – Ci sono “esponenti del Movimento che stanno dando veline di nascosto false sul mio conto, mettendomi in mezzo a cose in cui c’entro”, attacca. “Sono stupidaggini, messe in giro da qualcuno che evidentemente vuole avvelenare i pozzi”. Lo dice Alessandro Di Battista, ex M5S, intervistato da Ilfattoquotidiano.it. “Io non sto facendo scissioni, non c’entro nulla con i voti dei parlamentari, che sono responsabili del loro voto. Non sto capitanando correnti”. Le espulsioni dei parlamentari dissidenti? “Queste sono responsabilità dei dirigenti del M5S. Certo, sono scelte più da burocrati che da politici. Ma affari loro”. Leggi l’articolo integrale.
Ore 18.00 – Gribaudo (Pd): “Io sottosegretaria? Non accetto se prima non si farà una direzione nazionale sulla parità di genere” – “Circola il mio nome come possibile sottosegretaria. Per chi fa orecchie da mercante, lo chiarisco ancora una volta: non accetterò incarichi finché il Partito democratico non convocherà una direzione nazionale per discutere di parità, del merito delle politiche e del metodo di scelta della squadra di governo. So anche che quello di queste ore, come al solito, è soprattutto un teatrino dietro al quale si svolgono le trattative, proprio come accaduto per i ministri. A maggior ragione credo che sia un errore di tutti, democratici e democratiche, andare avanti nelle nomine senza aver fatto una discussione vera. È un errore perché così siamo tutti più deboli”. Lo scrive in una nota Chiara Gribaudo, vice-capogruppo Pd alla Camera.
Ore 17.45 – M5S, capogruppo comunica espulsione a 21 deputati – Ventuno deputati del M5S sono stati espulsi dal gruppo alla Camera: si tratta dei deputati che hanno disatteso l’indicazione di votare la fiducia al Governo Draghi, esprimendo voto contrario, astenendosi o non rispondendo alla chiama. Lo apprende l’agenzia di stampa Ansa da fonti parlamentari. L’espulsione è stata comunicata agli interessati dal capogruppo Cinque Stelle a Montecitorio, Davide Crippa. “Il fatto, oltre a denotare il mancato rispetto delle decisioni assunte dagli iscritti con la votazione in rete e, conseguentemente, dagli organi del Movimento, pregiudica l’immagine e l’azione politica del nostro gruppo parlamentare”, ha scritto Crippa.
Ore 15.20 – Messina (IdV): “Contattato da dissidenti M5S per simbolo al Senato” – “Sì, ci sono stati contatti con alcuni parlamentari ‘dissidenti’ del M5S per creare un nuovo gruppo al Senato. Mettere a disposizione il simbolo dell’Idv per finalità meramente tecniche non ci appassiona. Di contro, se c’è un progetto politico nuovo partendo da idee e valori condivisi, da parte nostra c’è una collaborazione piena”. Lo ha detto all’Adnkronos Ignazio Messina, segretario dell’Italia dei Valori. “Chi mi ha cercato? Si dice il peccato ma non il peccatore. Se è stato Lannutti? Con Lannutti c’è una vecchia amicizia, ma questa è un’altra cosa”, risponde.
Ore 14.30 – M5S, probivira Andreola: “Sospendere per ora espulsioni” – “Il collegio dei probiviri si esprime all’unanimità dei propri membri su ogni provvedimento. Ritengo, quindi, opportuno sospendere in questo momento tutte le attività di ordinaria competenza e spettanza del collegio quali richiami, sospensioni ed espulsioni degli iscritti e portavoce del Movimento in attesa che vengano ricostituiti, secondo il mio punto di vista, in maniera completa nel pieno dello svolgimento delle funzioni, oltre che nel rispetto dei contrappesi associativi di tutti gli organi del M5S”. Lo spiega la probivira Raffaella Andreola in un’intervista a LaCnews24 rilanciata anche sul suo profilo Facebook.
Ore 14.00 – Taverna: “Chi ha votato in dissenso è parte M5S, serve unità” – “Oggi siamo qui, ancora una volta, senza tirarci indietro davanti alle difficoltà. Forse questo è il giorno di quiete che aspettavamo per iniziare a curare le ferite. Ed io farò del mio meglio nel dare il mio contributo. Ricordo che tanti colleghi che hanno votato in dissenso sono parte fondamentale del Movimento, oltre che amici fraterni e compagni di tante battaglie. Serve unità adesso, perché proprio in questo momento comincia la nostra più grande partita”. Lo scrive su Facebook la senatrice M5S Paola Taverna, vicepresidente di Palazzo Madama.
Ore 13.00 – L’appello degli assessori al Governo Draghi: “Far ripartire la cultura” – Gli assessori alla Cultura di 11 tra le principali città italiane, tra cui Milano, Torino, Mantova, Firenze, Palermo e Bari, si appellano al premier Draghi “che nel suo discorso in Senato ha posto l’attenzione sulla necessità di far ripartire la cultura in Italia” perché si proceda al più presto a riaprire i musei anche nei week end e, gradualmente, tutti i luoghi della cultura. Nel corso di un incontro in streaming gli assessori chiedono anche l’istituzione di un tavolo permanente presso il ministero e l’avvio di un ‘protocollo condiviso’ che garantisca le aperture “con un percorso programmato e certo”.
Ore 12.00 – M5S, Crimi insiste: “Chi ha votato contro il Governo Draghi sarà espulso” – “Come già avvenuto al Senato, anche i portavoce del MoVimento 5 Stelle che nel voto di fiducia alla Camera si sono espressi diversamente dal gruppo parlamentare verranno espulsi. Chi non ha votato la fiducia a questo governo si è automaticamente collocato all’opposizione, dunque all’opposizione del Movimento che ha deciso di sostenerlo, ed era perfettamente consapevole delle conseguenze delle proprie scelte. Chi ha scelto di votare diversamente ha scelto di chiamarsi fuori da questo gruppo, lasciando dei vuoti”. Lo scrive su Facebook il capo reggente del M5S, Vito Crimi.
Ore 11.30 – Draghi: “Con Recovery il ruolo della Corte dei Conti ancor più cruciale” – Il premier Mario Draghi ha partecipato alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario 2021 alla Corte dei Conti, alla presenza anche del presidente della Repubblica Mattarella e del presidente della Camera Fico. “Oggi il ruolo della Corte diventa ancora più cruciale”, ha dichiarato Draghi. “Il Recovery and Resilience Facility riconosce al nostro Paese risorse imponenti con una chiara linea di indirizzo: investire sul futuro. Sta a chi governa fare le scelte strategiche, sta a chi amministra eseguirle in maniera efficace ed efficiente e a chi controlla verificare che le risorse siano impiegate correttamente. Governo, Parlamento, Amministrazione Pubblica, Corte dei Conti e tutte le Istituzioni del nostro Paese devono essere coprotagonisti di un percorso di rinascita economica e sociale”, ha aggiunto il premier. “Sono fermamente convinto della funzione essenziale della Corte” nell’ambito del controllo, “che deve essere intransigente. Ma con la stessa fermezza confido che tale controllo sia rapido. I tempi straordinari che viviamo lo richiedono”.
Ore 09.45 – Rinvio delle elezioni comunali a dopo l’estate? Il dossier nelle mani di Draghi. Al Colle l’idea non dispiace: il retroscena di Marco Antonellis su TPI.
Ore 8.00 – Draghi debutta al G7: pandemia e vaccini al centro del summit – Oggi la riunione in videoconferenza dei capi di Stato e di governo del G7 a presidenza inglese. Leggi l’articolo integrale.
Ore 07.00 – Zingaretti: “Bene la fiducia, ora al lavoro per i giovani” – “Bene la fiducia al Governo Draghi. Ora insieme al lavoro per amore dell’Italia e per dare ai giovani un Paese migliore”. Lo scrive su Twitter il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti.
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