Governo, il premier Draghi al Quirinale da Mattarella
Dopo il non voto del M5S sul dl Aiuti, il premier Mario Draghi è salito al Quirinale per un colloquio di circa un’ora con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella terminato poco prima delle 20 di lunedì 11 luglio.
Nessun commento su eventuali scenari: al centro del colloquio, secondo quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi, sono stati passati in rassegna i temi di politica internazionale e nazionale con il Capo dello Stato che ha raccontato della sua recente visita ufficiale in Africa.
Il presidente del Consiglio, a quanto si apprende, ha lasciato Palazzo Chigi intorno alle 18,30 di lunedì 11 luglio dopo una girandola di incontri con alcuni ministri.
Draghi ha incontrato in mattinata il ministro dell’Economia Daniele Franco e successivamente la Guardasigilli Marta Cartabia, il titolare del ministero della Salute Roberto Speranza e infine il ministro del Lavoro Andrea Orlando.
Nel primo pomeriggio, come detto, si è verificata l’astensione del Movimento 5 Stelle sul dl Aiuti alla Camera, che è stato approvato con 266 voti a favore e 47 contrari.
Una presa di posizione, quella dei 5 Stelle, che ha spinto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a chiedere una verifica di governo.
Secondo il Cavaliere è necessario “comprendere quali forze politiche intendano sostenere il governo, non a fasi alterne e per tornaconti elettorali, ma per fare le riforme e tutelare gli interessi degli italiani”.
Berlusconi, poi, ha accusato il M5S di aver commesso “un atto di schizofrenia politica e soprattutto di un vulnus grave che rende palese un deficit di responsabilità e serietà” dopo “un logorio politico prossimo all’accanimento” che ha portato il partito a “disconoscere un provvedimento fondamentale per il Paese”.
“Se vogliono far cadere il governo lo facciano cadere, se si vuole andare avanti con Draghi, che è la soluzione da noi auspicata, si vada avanti, ma bisogna prendere una decisione, i cittadini non possono aspettare” è stato invece il commento di Matteo Renzi, che ha aggiunto: “Se il Movimento 5 stelle se ne va, a maggior ragione è un tema da affrontare tutti insieme con il presidente del Consiglio”.
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