I grillini di rito ‘contiano’ paiono aver ‘stretto’ un vero e proprio ‘patto’ con Beppe Grillo: ‘si’ al governo Draghi in cambio della guida del Movimento. Un Movimento, dicono, che Grillo è pronto, anche attraverso l’operazione politica del nascituro ministero green, a far diventare “verde” per poi chiedere l’adesione addirittura ai verdi europei.
Insomma, il sì a Draghi per i contiani sembra essere indissolubilmente legato al ‘cambio di pelle’ del Movimento stesso. Tanto che in molti sperano che possa essere proprio Giuseppe Conte il numero uno del nuovo Ministero della “Transizione energetica” (che dovrebbe unire il ministero dell’Ambiente con quello dello Sviluppo).
Se finisse nelle mani di Conte, la cosa potrebbe facilitare di gran lunga anche gli step successivi. Ma per l’ex Premier non sarà una passeggiata. Perché fuori dalla porta c’è già la fila di aspiranti ministri della “Transizione energetica”: Di Maio e Patuanelli su tutti, solo per restare in casa grillina.
Ma viene accreditato di chances anche l’ex Ministro Giovannini, un tecnico molto gradito negli ambienti istituzionali capitolini. Così come gira pure il nome di Vittorio Colao per il “superministero”. Intanto, dopo il travaglio delle ultime ore, si ritorna a respirare cauto ottimismo dalle parti di Quirinale e Presidente incaricato: il giuramento potrebbe avvenire entro la giornata di sabato. E all’inizio della settimana entrante potrebbe arrivare il voto di fiducia nelle due camere.
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