Il professor Giuseppe Conte si appresta a diventare il futuro presidente del Consiglio nel governo Lega-M5s ed è stato convocato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel pomeriggio di oggi, 23 maggio.
Negli ultimi giorni la cronaca ha raccontato soprattutto dei dubbi emersi sul curriculum del futuro premier dopo che in un articolo New York Times sembrava smentire i suoi studi alla New York University (qui le informazioni fornite dalla NYU a TPI).
Altri dubbi sono stati sollevati in merito a esperienze formative o di ricerca di Conte in altre università o presso enti di varia natura (qui tutto quello che non torna nel suo curriculum).
Poco si sa del lato umano di Conte, non molto conosciuto prima di essere presentato da Luigi Di Maio nella squadra dei ministri in caso di vittoria M5s alle elezioni (solo dopo l’accordo con la Lega il professore di diritto privato è stato preso in considerazione come possibile premier).
Uno dei pochi a parlare pubblicamente di questo aspetto di Conte è stato Antonio Placentino, un uomo di San Giovanni Rotondo che si definisce miglior amico del giurista indicato da M5S e Lega a Mattarella.
Placentino è stato ospite di Un Giorno da Pecora, la trasmissione di Rai Radio1. In trasmissione ha detto: “Ho conosciuto Giuseppe Conte prima che iniziasse gli studi, eravamo ragazzi, circa trent’anni fa, e siamo diventati amici”.
All’epoca Placentino faceva il calciatore e a suo dire “Giuseppe, di tanto in tanto, veniva a giocare a calcetto o calcio a 11 con noi”.
Giuseppe Conte è originario di un piccolo paese in provincia di Foggia, Volturara Appula, ma ha vissuto a lungo a San Giovanni Rotondo dopo che i genitori Nicola Conte e Lillina Roberti, si sono trasferiti lì per il lavoro del padre.
In campo, secondo Placentino, Conte “era un regista, uno alla Fabio Capello, se la cavava abbastanza bene”.
“Studiava moltissimo ed era molto riservato, di una riservatezza assoluta”, ha aggiunto l’amico. “È sempre stato elegantissimo, anche a scuola era impeccabile nell’abbigliamento”, mentre politicamente “non dava a vedere nulla da ragazzo”.
Placentino ha raccontato che Conte andava spesso al santuario di Padre Pio: “è molto religioso”, ha detto.
“L’ho tenuto in braccio da bambino e se penso a dove è arrivato mi emoziono”, ha detto invece all’Ansa Vittoria Macchiarola, amica e collega della mamma di Conte. “Amava lo studio, era un bambino prodigio, intelligente, serio, riservato, sempre garbato, mai esuberante, controllato”.
La famiglia Conte viene descritta da Vittoria come “una famiglia modello, di sani principi”, persone “molto religiose, riservate e discrete”.
Anche il sindaco di San Giovanni Rotondo Costanzo Cascavilla si è espresso positivamente sul futuro premier. “Conte è preparatissimo, conosco il suo valore”, ha detto alla stampa. “Gli avevo chiesto di prender parte ad alcune conferenze tecniche sulla pubblica amministrazione. Speriamo di riaverlo sotto un’altra veste”.
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