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    Giuseppe Conte a TPI: “Alzare il tetto al contante rende felici evasori e corrotti”

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 28 Ott. 2022 alle 19:41 Aggiornato il 10 Nov. 2022 alle 14:34

    “Per quanto riguarda il discorso del contante, è un discorso molto serio. Tenete conto che European House Ambrosetti hanno certificato, calcolato che se questa riforma dell’innalzamento a 10.000 euro del contante passasse, noi avremmo un’incidenza dell’economia sommersa sul Pil dell’1,7 per cento per un totale di 28 miliardi aggiuntivi”. Aiuta i poteri criminali? “Ma guardi sicuramente sarà un favore a evasori e corrotti, non ce lo possiamo permettere”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in un’intervista al settimanale The Post Internazionale (TPI) condotta dal direttore Giulio Gambino e dal vicedirettore Luca Telese.

    “Il problema è che qui si sta smantellando una prospettiva che avevamo costruito: digitalizzazione della pubblica amministrazione, pagamenti tracciabili per contrastare economia sommersa. Io non ho mai detto che chi usa il contante va criminalizzato, era un incentivo ad usare la moneta elettronica. Qui invece si smantella tutto e si ritorna al passato”. Loro sono stati votati dagli evasori? “Non lo so, non lo voglio sapere. Sicuramente questa è una norma che rende felici evasori e corrotti”.

    Qualcuno parla di ridisegnare tutte le testate nucleari del sistema difensivo atlantico, comprese quelle che sono in Italia. Lei se la sentirebbe di dire: non mettiamo nuove testate? “Per trasparenza voglio andare oltre. Noi faremo un’interrogazione su questo, lo preannuncio. E vogliamo sapere se durante la campagna elettorale la Presidente appena insediata e il ministro della difesa appena insediato hanno preso, a nome del loro partito in campagna elettorale, degli impegni anche per conto degli italiani. In piena trasparenza ce lo dovranno dire”

    Crosetto pecca di conflitto di interessi per la posizione che riveste? “Io credo che ragioni di opportunità, e l’ho detto chiaramente, avrebbero sconsigliato la nomina di Crosetto come ministro della difesa. Una persona degnissima però fino al giorno prima ha svolto la funzione di rappresentante delle industrie del settore. Anche l’indirizzo politico e strategico in questo settore comunque rimette sempre al fatto che è una persona che sino al giorno prima ha rappresentato gli interessi delle industrie del settore. Ha una conoscenza del settore, ha delle reazioni del settore che evidentemente avrebbero consigliato l’inopportunità di averlo ministro della difesa”.

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