Nel curriculum ufficiale del professor Giuseppe Conte, indicato da M5S e Lega come premier del nuovo governo, sono citate numerose esperienze accademiche in diverse università di tutto il mondo (qui tutti gli aggiornamenti in diretta sul governo).
Alcune verifiche giornalistiche hanno rivelato che ad alcuni degli atenei indicati da Conte il nome del professore di diritto privato non risulta.
Le prime perplessità sono sorte dopo un articolo del quotidiano statunitense New York Times, che ha messo in dubbio gli studi che Conte dichiara di aver svolto presso la New York University.
In seguito a ulteriori accertamenti è emerso che anche altre università ignorano la frequentazione di Conte presso le loro strutture.
Sulla figura del probabile nuovo presidente del Consiglio si sono addensate nubi anche con riguardo al suo presunto sostegno al discusso metodo Stamina (qui cosa è e perché non è considerato valido dal punto di vista scientifico).
Ecco tutto quello che non torna su Giuseppe Conte e il suo curriculum.
New York University
Nel suo curriculum ufficiale, pubblicato sul sito della Camera dei deputati, Giuseppe Conte dichiara che “dall’anno 2008 all’anno 2012 ha soggiornato, ogni estate e per periodi non inferiori a un mese, presso la New York University (NYU), per perfezionare e aggiornare i suoi studi”.
Tuttavia un articolo del New York Times ha rilevato dei dubbi in proposito.
In particolare, il quotidiano statunitense ha riportato le affermazioni della portavoce della NYU, Michelle Tsai, secondo cui il nome di Conte non risulta negli archivi dell’ateneo.
Contattata da TPI, la sera del 22 maggio la NYU ha fornito nuove informazioni (qui l’articolo completo).
“Come la NYU ha indicato in precedenza, abbiamo visionato i nostri registri, e questi non mostrano che Giuseppe Conte sia stato all’Università come studente o membro della facoltà”, ha scritto Tsai a TPI.
“Mentre Conte non ha uno status ufficiale alla NYU, gli è stato garantito il permesso di effettuare ricerche nella biblioteca giuridica della NYU tra il 2008 e il 2014, e lui ha invitato un docente di diritto a far parte del board di una rivista italiana di diritto”.
TPI ha contattato anche la sede della NYU a Firenze, per capire se Conte abbia frequentato dei corsi presso questa sede distaccata dell’università.
Bruce Edelstein, direttore dei programmi post laurea e ricerca presso la New York University di Firenze, ha escluso questa possibilità.
L’International Kultur Institut di Vienna
Nel curriculum ufficiale di Giuseppe Conte indica che il professore “nell’anno 1993 ha soggiornato a Vienna, studiando tre mesi presso l’International Kultur Institut”.
La giornalista Jeanne Perego ha fatto però notare che si tratta di un istituto dove si studia la lingua tedesca, non diritto.
Peraltro, l’Institut non fornisce informazioni sugli ex allievi.
Non è dunque possibile accertare se il suo nome risulti all’ateneo.
Il prof. #GiuseppeConte ha perfezionato gli studi giuridici a Vienna, all’International Kulturinstitute. Che non esiste. Esiste, invece l’Internationales Kulturinstitute , che è una scuola di lingue. 🤔https://t.co/vb8E6mhiBg pic.twitter.com/MYCz9RFLaN
— Jeanne Perego (@jeperego) May 22, 2018
Sorbona di Parigi
“Nell’estate dell’anno 2000 ha soggiornato presso l’Université Sorbonne di Parigi per svolgere attività di ricerca scientifica”, si legge nel curriculum ufficiale di Conte.
Il suo nome non figura nella banca dati della prestigiosa università, che comprende studenti, ricercatori, dottorandi di nazionalità straniera.
Si ipotizza che il professore sia stato invitato a un laboratorio estivo organizzato senza essere registrato negli elenchi ufficiali.
La Sorbona ha detto all’agenzia di stampa Reuters che sta rivedendo i suoi registri per vedere quali ricerche Conte potrebbe aver condotto presso l’istituto.
Duquesne University di Pittsburgh
Nel suo curriculum Conte ha scritto che “dal 1992 a oggi ha curato, per il Collegio universitario legalmente riconosciuto Villa Nazareth, di Roma, gli scambi e le relazioni culturali con le università straniere, in particolare americane”.
Tra questi atenei, il premier in pectore nomina la University of Pittsburgh e Duquesne.
Una fonte contattata dal quotidiano IlMessaggero, ha fatto sapere che “Giuseppe Conte non è presente nell’archivio come studente dell’università, non ha quindi mai frequentato alcun corso ufficiale”, precisando che il professore “potrebbe avere condotto le sue ricerche in modo indipendente”.
Università di Malta
Conte dichiara nel suo cv di avere insegnato a Malta “nell’estate 1997 nell’ambito del Corso internazionale di studi intitolato: European contract and banking law”.
Anche l’University of Malta, contattata da Il Messaggero, ha confermato che “non c’è traccia che Giuseppe Conte abbia mai fatto parte del corpo docenti permanente dell’università”.
L’università ha aggiunto che questo non esclude che Conte abbia potuto essere coinvolto in alcune letture organizzate nell’estate del 1997 dalla Foundation for International Studies (FIS), che è però un ente separato dalla University of Malta.
Cambridge
Conte afferma che “nel settembre dell’anno 2001 ha studiato presso il Girton College, Cambridge University, ove ha svolto attività di ricerca scientifica”.
L’agenzia di stampa britannica Reuters ha fatto notare, però, che a settembre l’università è normalmente chiusa per la pausa estiva.
L’università di Cambridge non ha voluto commentare, ma una fonte interna contattata da Reuters ha detto di non aver trovato traccia di studi di Conte. Ha aggiunto però che potrebbe aver frequentato un corso organizzato da terzi.
Il Social Justice Group dell’Ue
Nel curriculum disponibile sul sito della Camera, Conte scrive di essere stato “designato” a far parte del “Social Justice Group istituito presso l’Unione europea”. Tuttavia l’Ue non ha organi con questo nome.
Esiste piuttosto un gruppo di professori di varie università europee chiamato “Social Justice in European Private Law”, che però si sarebbe autocostituito, quindi Conte non potrebbe essere stato “designato” a farne parte.
Il capo del collettivo, Martijn Hesselink, ha detto a Il Post, che Conte non ne ha mai fatto parte.
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