Giuramento governo M5S PD: nasce il nuovo esecutivo Conte bis
È ufficialmente nato il nuovo governo Conte bis, appoggiato da M5S, PD e Leu (Qui tutti gli aggiornamenti sul governo in tempo reale). Dopo aver sciolto la riserva e aver presentato i ministri al presidente della Repubblica (qui la lista completa), la nuova squadra di governo, alle 10 del 5 settembre 2019, è arrivato nel Salone delle Feste del palazzo del Quirinale dove ha prestato giuramento nelle mani del Capo dello Stato.
Qui tutte le ultime news sul giuramento del governo M5S-Pd in diretta con aggiornamenti in tempo reale.
ore 10, 30 – Il gesto di Conte a Di Maio – Luigi Di Maio è l’unico ministro al quale il premier Conte ha stretto la mano con entrambe le mani. Conte ha firmato il giuramento con la sua penna personale e non con quella messa a disposizione dal Quirinale. Secondo molti commentatori il gesto di Conte era un chiaro messaggio per sottolineare che i dissapori degli ultimi giorni tra il premier e il suo ex vice sono ormai appianati.
Il commento alla cerimonia e il punto sui passi che spettano al governo prima della fiducia, in diretta dalla sala delle feste del Quirinale subito dopo il giuramento.
ore 10,08 – Giurano i ministri senza portafoglio –I ministri senza portafoglio del governo Conte bis, Federico D’Incà, Paola Pisano, Fabiana Dadone, Francesco Boccia, Peppe Provenzano, Elena Bonetti, Vincenzo Spadafora ed Enzo Amendola hanno giurato la loro fedeltà alla Repubblica italiana, assumendo, di fatto, il ruolo di cui sono stati incaricati.
ore 10,07 – Il premier Conte ha giurato – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha giurato dinanzi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
ore 9,55 – I ministri sono arrivati nella Salone delle Feste – I 21 ministri del governo Conte bis sono entrati nel Salone delle Feste, al Quirinale. Ora si attende l’inizio della cerimonia.
ore 9,45 – De Micheli: “Ce la metteremo tutta” – Il neo ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha affermato che: “Questa è una giornata importante per il Paese, saremo a disposizione e ce la metteremo tutta per essere all’altezza”.
ore 9,30 – Di Maio: “Daremo il massimo per il Paese” – A pochi minuti dall’inizio del giuramento, il capo politico del M5S e neo ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha pubblicato una foto con gli uomini del Movimento 5 Stelle, che comporranno la squadra di governo. “Pronti a dare il massimo per il Paese” ha scritto Di Maio, che poi ha ringraziato i ministri uscenti del governo gialloverde.
ore 9,10 – Sono cominciati ad arrivare i primi neo ministri – Stanno entrando nel Palazzo del Quirinale i 21 neo ministri del governo Conte bis, che tra poco giureranno fedeltà alla Repubblica italiana dinanzi al Capo dello Stato.
Come funziona il giuramento
Il giuramento del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana è l’atto ufficiale col quale si forma il governo italiano. Il giuramento del nuovo governo si tiene davanti al presidente della Repubblica al Palazzo del Quirinale.
“Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”: pronunciando le seguenti parole e firmando l’atto ufficiale, controfirmato dal presidente della Repubblica, i ministri entrano ufficialmente in carica.
Successivamente, il neonato esecutivo dovrà presentarsi alle Camere dove dovrà ottenere la fiducia della maggioranza dei parlamentari. In caso di esito positivo, verranno nominati i sottosegretari, i quali dovranno poi prestare giuramento al Capo dello Stato.
Come si è arrivati alla nascita del nuovo esecutivo
Il nuovo governo Conte bis nasce dalle ceneri del precedente esecutivo gialloverde, composto da M5S e Lega. L’esecutivo, guidato sempre da Giuseppe Conte, è caduto dopo un anno e mezzo in cui le frizioni all’interno della maggioranza sono state numerose.
A scatenare la crisi è stata una mozione sulla Tav il 7 agosto scorso in cui i due partiti di maggioranza si sono spaccati. Il giorno seguente, il leader della Lega Matteo Salvini ha ufficializzato la crisi di governo, sottolineando la volontà del Carroccio di interrompere l’esperienza di governo per tornare alle urne.
Il resto è storia recente: Conte che annuncia le dimissioni in Senato dopo un discorso durissimo nei confronti di Salvini, le consultazioni al Quirinale e l’accordo tra M5S e Pd per la formazione di un nuovo esecutivo, guidato sempre da Giuseppe Conte, sulla base di 26 punti programmatici, la cui approvazione è stata sottoposta dal M5S alla sua base, attraverso il voto degli iscritti alla piattaforma Rousseau.
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