Giuli presenta le linee guida del ministero ma il discorso è incomprensibile
È diventato virale sul web il discorso che il neo ministro della Cultura Alessandro Giuli ha fatto, alla sala del Mappamondo a Montecitorio, per presentare le linee guida programmatiche del ministero.
Il sostituto di Gennaro Sangiuliano, davanti ai parlamentari delle commissioni della cultura riunite di Camera e Senato, ha premesso: “La conoscenza è il proprio tempo appreso con il pensiero: chi si appresta a immaginare un orientamento per l’azione culturale nazionale non può che muovere dal prendere le misure da un mondo entrato nella dimensione compiuta della tecnica e delle sue accelerazioni. Il movimento delle cose è così vorticoso, improvviso, così radicale nelle sue implicazioni e applicazioni che persino il sistema dei processi cognitivi delle persone e non sono delle ultime generazioni ha cominciato a mutare con esso”.
Il neo ministro, poi, viene al punto: “Di fronte a questo cambiamento di paradigma la quarta rivoluzione epocale della storia delineante una ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell’infosfera globale, il rischio che si corre è duplice e speculare: l’entusiasmo passivo che rimuove i pericoli della ipertecnologicizzazione e, per converso, l’apocalittismo difensivo che rimpiange un’immagine del mondo trascorsa impugnando una ideologia della crisi che si percepisce come processo alla tecnica e al futuro. intese come una minaccia”.
“Siamo dunque precipitati nell’epoca delle passioni tristi?” si chiede Giuli che poi assicura: “No. Fare cultura è pensare sempre daccapo e riaffermare continuamente la dignità alla centralità dell’uomo e ricordare la lezione di umanesimo integrale che la civiltà del rinascimento ha reso universale: non l’algoritmo ma l’umano, la sua coscienza, intelligenza e cultura immagina, plasma e forma il mondo”.
supercazzola storica di Alessandro Giuli in audizione alla Camera per linee del Ministero “la quarta rivoluzione epocale della storia delineante un’ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell’infosfera globale”
almeno l’altro faceva ride…#Giuli #Cultura #Sangiuliano pic.twitter.com/KgzJrFPKsz— Sirio 🏀 (@siriomerenda) October 8, 2024
Il discorso del ministro ha lasciato perplessi diversi parlamentari e provocato l’ironia delle opposizioni. “Oggi abbiamo in certi momenti fatto fatica a capire cosa stesse dicendo Alessandro Giuli in audizione” ha dichiarato il deputato del M5S Gaetano Amato.
“Vero è che ci aveva anticipato che l’introduzione sarebbe stata ‘un pò teoretica’, ma a un certo punto ci si poteva aspettare un ‘come fosse antani’ o ‘con scappellamento a destra’. Forse pensava di essere ancora all’università a dare un esame, ma la sua audizione è stata davvero una supercazzola assurda” ha concluso il deputato citando il noto film Amici miei.