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    Giornata Mondiale dell’Ambiente: si firma a Roma un cruciale Accordo pre-elettorale europeo su clima e biodiversità

    a diga del bacino idrico di Sau. Dopo le ultime piogge e nevicate di maggio, i bacini idrici della Catalogna si stanno riprendendo dalla più forte siccità degli ultimi anni. Credit: AGF

    La comunità scientifica europea chiede a tutte le famiglie politiche presenti a Strasburgo di concordare sul rispetto degli obiettivi su clima e biodiversità, focalizzando un confronto anche acceso sugli strumenti per raggiungerli

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 4 Giu. 2024 alle 17:58 Aggiornato il 4 Giu. 2024 alle 17:59

    * TPI pubblica il comunicato del Comitato scientifico “La Scienza al Voto”, che unisce 19 tra i maggiori studiosi italiani di cambiamenti climatici e ambiente coordinati dal climatologo del CNR Antonello Pasini

    Domani, mercoledì 5 giugno, dalle ore 11 alle ore 12:30, presso l’Aula Marconi nella sede centrale del CNR, in Piazzale Aldo Moro a Roma, avverrà, preceduta da una presentazione scientifica, la firma dell’Accordo pre-elettorale europeo per uno stretto dialogo tra famiglie politiche e comunità scientifica.

    “Come comunità scientifica”, spiega Jochem Marotzke, direttore del Deutsches Klima Konsortium, tra gli enti promotori dell’iniziativa, “accogliamo con favore il dibattito appassionato sulle politiche che riguardano clima e biodiversità: significa che siamo passati dai piani teorici alle applicazioni pratiche, e i politici e i cittadini si misurano con gli effetti concreti dei diversi provvedimenti. Dobbiamo però ricordare che occorre rispettare gli obiettivi scientificamente necessari ad evitare gli effetti più gravi della crisi del clima e della biodiversità: già ora i danni sono largamente superiori ai costi della transizione, e se dovessimo mancare gli obiettivi minimi rischiamo scenari gravissimi, che mettono in discussione il futuro stesso del continente”.

    “E’ proprio tenendo fermo il rispetto degli obiettivi”, aggiunge Sissi Knispel de Acosta, segretario esecutivo dello European Climate Research Alliance, che raduna 15 enti di ricerca europei, altro promotore dell’iniziativa, “che dal dibattito attuale possono emergere le soluzioni più efficaci e meno impattanti sui cittadini. La comunità scientifica ha proprio il ruolo, imprescindibile, di prospettare la gamma più ampia possibile di soluzioni scientificamente fondate, tra cui politici e cittadini possano scegliere quelle anche più coerenti con le loro visioni del mondo”.

    “Per questo motivo è necessario rendere più stretto e continuo il dialogo tra le famiglie politiche e la comunità scientifica”, spiega Roberto Barbiero, vicepresidente della Società Italiana per le Scienze del Clima, pure tra i promotori. “A livello europeo questo è possibile interagendo più strettamente con il Consiglio consultivo europeo sul cambiamento climatico (EABCC), a livello nazionale con istituzioni di analoga indipendenza e competenza – l’accordo che proponiamo impegna le famiglie politiche proprio a modificare gli organi nazionali insufficienti o a crearli quando non esistano. Questo sta avvenendo in Italia con la creazione del Consiglio Scientifico Clima e Ambiente: speriamo che domani il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin, nel suo saluto inaugurale, dia parere favorevole alla discussione del relativo disegno di legge davanti alla Commissione Ambiente della Camera”.

    “Abbiamo invitato tutte le famiglie politiche a intervenire con la firma e una dichiarazione”, conclude Antonello Pasini, coordinatore del Comitato scientifico “La Scienza al Voto”, all’origine dell’iniziativa .”In particolare, abbiamo invitato Thanasis Bakolas, Segretario generale del Partito Popolare Europeo, Giacomo Filibeck, Segretario generale dei Socialisti e Democratici, Sandro Gozi, Spitzenkandidat di Renew Europe, Benedetta De Marte, Segretaria generale dei Verdi, Marion Aubry e Martin Schirdewan, capigruppo di The Left nel Parlamento Europeo,  Nicola Procaccini, co-capogruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, Marco Zanni, capogruppo di Identità e Democrazia. Firmare l’accordo sarebbe un segnale di responsabilità verso i cittadini, non solo per la loro tutela ma soprattutto per la loro prosperità. Domani avremo risposte importanti”.

    Sarà possibile seguire l’incontro e porre domande al questo link.

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