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    Giorgia Meloni: “Si è parlato senza pietà delle mie questioni personali”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 6 Dic. 2023 alle 11:48

    Giorgia Meloni: “Si è parlato senza pietà delle mie questioni personali”

    “Delle mie questioni private si è parlato senza pietà”: lo dichiara la premier Giorgia Meloni in un’intervista in cui ha affrontato numerosi argomenti.

    Ospite di Non Stop News, in onda su Rtl 102.5, la presidente del Consiglio afferma: “Diciamo che della mie questioni private si è parlato a volte senza pietà, però alla fine me lo metto in testa e si combatte”.

    “È stato un anno tosto? Sì, è la parola più facile per raccontare un anno in cui è accaduto tutto quello che poteva accadere, il segreto è un pò vivere giorno per giorno, come direbbe Rambo. Cerchiamo di affrontare ogni problema in modo più pragmatico e serio possibile facendo gli interessi dei cittadini italiani. Nel disastro che ci siamo trovati a gestire, arrivano risultati che raccontano di quello che si è fatto con serietà”.

    Nel corso dell’intervista, poi, Giorgia Meloni ha parlato anche del femminicidio di Giulia Cecchettin: “Non abbiamo capito abbastanza l’impatto del Covid sulla socialità dei giovani, di quello che passa con rapidità sui telefonini, sui social”.

    “La giornata di ieri (il funerale della 22enne ndr.) nella tragedia può rappresentare una svolta. Le leggi, gli strumenti ci sono per difendere le donne. Noi siamo libere, non è normale aver paura di un uomo che dice di amarti: chiamate il 1522 se avete paura, qualcuno vi può aiutare”.

    La premier, poi, ha parlato anche del salario minimo e della bagarre alla Camera: “Un po’ sorrido, M5s, Pd ci dicono che il salario minimo è l’unica cosa che va fatta in Italia ma in dieci anni al governo non l’hanno fatta, e mi stupisce la posizione di alcuni sindacati che vanno in piazza per rivendicare il salario minimo e quando vanno a trattare i contratti collettivi accettano contratti con poco più di cinque euro all’ora come accaduto di recente con il contratto della sicurezza privata. Bisognerebbe sedere un po’ coerenti”.

    Meloni, poi, afferma di non vedere uno scontro tra “politica e magistratura, non potrebbe venire da me, persona di destra con grande rispetto per chi serve lo Stato. Poi in Italia c’è una piccola, piccolissima ma rumorosa parte della magistratura che per ragioni ideologiche ritiene di fare altro rispetto al suo ruolo, disapplicando provvedimenti di un governo che non condivide. Mi ha colpito ancor di più l’Anm: dice che la riforma costituzionale voluta da governo è un attacco alla magistratura, che non viene neanche toccata, e addirittura una deriva antidemocratica”.

    Sulla compattezza del centrodestra, invece, dichiara: “Al di là delle sfumature dei partiti di maggioranza, che sono una ricchezza, c’è coesione di fondo ed è evidente: e penso che quello che siamo riusciti di fare in Italia si debba in qualche maniera tentare di costruirlo anche in Europa”.

    “Oggi abbiamo una grande occasione, lo scenario che si potrebbe realizzare è quello in cui in Parlamento europeo si riesce a costruire una maggioranza più compatibile a livello di visione. Potremmo ritrovarci con istituzioni europee in cui l’Italia conta molto di più: è il mio obiettivo, l’obiettivo della maggioranza” conclude Giorgia Meloni.

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