Meloni contro Speranza: “Incompetente, presenteremo mozione sfiducia”. La Lega frena
Continua la campagna di discredito dei partiti di destra nei confronti di Roberto Speranza. Oggi Fratelli d’Italia ha annunciato l’intenzione di presentare una mozione di sfiducia contro il Ministro della Salute. “Fratelli d’Italia denuncia da tempo l’incompetenza e l’inadeguatezza di Roberto Speranza nel ricoprire l’importante e delicato incarico di ministro della Salute, soprattutto in questo momento storico: dalla gestione fallimentare e disastrosa della pandemia alle imprese stremate a causa delle chiusure insensate e continue”, ha scritto Giorgia Meloni su Facebook. “FdI presenterà una mozione di sfiducia nei suoi confronti e vediamo chi si assumerà la responsabilità di tenerlo ancora al suo posto. Non è più tempo di Speranza, ma di coraggio”, ha continuato Meloni. Ma per il momento la Lega di Matteo Salvini non le ha fatto eco.
“Leggeremo la mozione di sfiducia”, ma “non vogliamo la testa di Speranza, vorremmo che cambiasse la politica di Speranza, perché c’è una maggioranza diversa, con politiche diverse da quello precedente, perché c’è anche la Lega, anche Forza Italia, che sui temi delle aperture e delle partite Iva si sono spese. Noi vorremmo che cambiasse la politica, che non significa cambiare il ministro ma tenere in considerazione anche il nostro punto di vista”, ha dichiarato il capogruppo della lega alla Camera, Riccardo Molinari, al termine dell’incontro con Mario Draghi, in cui il premier ha invitato il partito a “evitare di farsi dispetti”, appellandosi allo spirito di unità con cui hanno accettato di appoggiare il governo.
Un appello, quello di Draghi, formulato anche durante il Consiglio dei Ministri riunitosi in tarda serata per discutere il nuovo scostamento di bilancio: il premier ha chiesto collegialità, difendendo la linea del ministro dell’Economia Daniele Franco dagli attacchi dei partiti che vorrebbero “gonfiare i numeri” sul Def. Ogni forza politica, riportano fonti di agenzia, ha chiesto di portare avanti i provvedimenti di riferimento. Ma il tema più divisivo resta quello delle riaperture, mentre i partiti della ex maggioranza, Pd e M5S, si sono riallineati sull’asse “giallo-rossa” proprio nel difendere Speranza e tutto il suo operato dall’inizio della pandemia.
“Il tiro a piccione nei confronti di Speranza deve finire”, è il ragionamento che portano avanti, con Leu pronta ad aprire “un caso politico” e a farne una questione di governo, perché il sospetto è che dietro gli attacchi della Lega si nascondano gli interessi del partito di via Bellerio sulle spese riguardanti la sanità. Intanto Meloni ha affermato che “è del tutto inutile far trapelare voci di dissenso all’interno di qualche partito che sostiene Draghi sull’operato di Speranza. C’e’ un solo modo, se si vuole, per costringerlo a lasciare l’incarico di ministro della Salute: sottoscrivere la mozione di sfiducia”. Per il segretario del Pd Enrico Letta l’iniziativa di Fratelli d’Italia è “una vergogna”.
Palazzo Chigi solo tre giorni fa aveva smentito le voci di stampa che vedevano le dimissioni di Speranza come imminenti. “Vale la pena ricordare quanto detto da Mario Draghi recentemente in conferenza stampa”, hanno spiegato in esclusiva a TPI fonti di Palazzo Chigi. Nell’incontro con i cronisti di giovedì 8 aprile, il premier aveva sottolineato la profonda stima riposta nel Ministro e dichiarato di averlo personalmente voluto all’interno della squadra di governo.