È accaduta questa cosa, piccola, apparentemente insignificante, in televisione durante un faccia a faccia tra Lilli Gruber e Giorgia Meloni, azzurrissima leader di Fratelli d’Italia e grande sostenitrice della famiglia tradizionale (che poi esattamente non si è mai capito esattamente cosa significhi, visto che più che altro è una definizione contro qualcuno piuttosto che per qualcuno).
Si stava parlando, credo, di ciò che avveniva a Verona, dove un manipolo di maschilisti e retrogradi (ovviamente uomini) sta discutendo di come dovrebbero essere le donne e quale ruolo dovrebbero accontentarle nel mondo.
È forte che questa cosa degli uomini che decidono per le donne non salti subito all’occhio, eppure ci scommetto che sono tra quelli che si accorgerebbero subito di una donna arbitro in una partita di calcio maschile, per dire.
Sta di fatto che a un certo punto, come un guizzo, la Gruber decide di proporre la domanda che sta un po’ sul gozzo a tutti da parecchio tempo: ovvero come cavolo possa accadere che tutti i nostri sostenitori della famiglia tradizionale abbiano seri problemi con propria composizione famigliare (la Meloni ha un figlio da un uomo con cui non è sposata, Salvini viaggia felice di fidanzata in fidanzata con figli di madri diverse, Berlusconi neanche a parlarne, la Santanché ha avuto diverse famiglie, la Mussolini ha un marito condannato per avere adescato delle minori e così via) e Giorgia Meloni, di fronte alla domanda, si paralizza per qualche secondo, dopodiché ritorna nel suo personaggio arcigno e risponde “si faccia i fatti suoi”.
Ed è una piccola frase estremamente rilevante quel “si faccia i fatti suoi” detto da chi, da anni, vorrebbe farsi i fatti degli altri piuttosto che occuparsi di governare il Paese, piuttosto che le persone. C’è dietro quel famoso motto di chi dice “fate ciò che dico ma non rifate ciò che faccio” credendo che ci sia qualcuno che ancora è disposto a crederci.
Allora facciamo un patto, cara Giorgia Meloni: facciamo che anche voi vi fate i fatti vostri smettendola di perdere tempo su come si ama la gente, che sia uomo, donna, rossa, bianca, gialla o nera. E così davvero non ci ritroveremo più (lei compresa) a discutere di cose di cui non ci sarebbe nemmeno da discutere poiché rientrano nella sfera individuale e in quella autodeterminazione che voi stessi proclamate. Che dice?
>>> Cari uomini, dite la verità: vi danno fastidio le donne che hanno più potere di voi
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