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Giorgia Meloni a TPI: “Bertinotti? Siamo amici intimi”
È al centro della scena politica al momento. Fratelli d’Italia fisso al 10 per cento nei sondaggi, gli ultimi arresti per ‘ndrangheta che vedono tra i protagonisti anche politici, il retroscena su una possibile unione tra Salvini e Renzi, e quell’amicizia con Fausto Bertinotti. TPI intervista la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Guardi che le persone intelligenti possono stimarsi anche se si combattono. Quello che io non amo è della politica di questo tempo è proprio questa assenza di idde fondamentale che porta gli avversari politici a criminalizzarsi l’un l’altro. Io ho rispetto delle persone che credono in qualcosa, anche quando credono in qualcosa di diametralmente opposto da me. Per questo ho grande stima di fausto Bertinotti. Per questo ho un rapporto personale e di amicizia con lui. È una persona che stimo e a cui voglio bene, indipendentemente dal fatto che combattiamo spesso battaglie diverse.
Mi è dispiaciuto molto che ci sono state polemiche sulle dichiarazioni di Bertinotti su di me, davvero. Non che lui sia un tipo che se ne fa cruccio o che si fa influenzare, eh. È abituato a difendere le sue idee. Abbiamo sempre difeso entrambi la nostra amicizia.
Quindi sì, destra e sinistra si possono incontrare: nel rispetto. Nella banalità del rispetto dell’avversario politico. Che non è uno che devi umanamente abbattere, ma devi solo politicamente vincere. Ed è una cosa completamente diversa.
Bertinotti è una persona che ha sempre combattuto per quello in cui credeva, e questo per me vale qualcosa. Le vere persone che a me fanno paura sono quelle che non credono in niente. Perché per quelle rimane sempre e solo l’interesse.
Beh, i Cinque Stelle! Si faccia un giro in Parlamento e guardi quelli che hanno detto tutto e il contrario di tutto. Per chi viene da una storia politica a fianco di Bertinotti è un po’ difficile passare dalla destra alla sinistra come se niente fosse.
Sì, c’è un problema serio di permeabilità della ‘ndrangheta. Ma nella politica italiana in generale, evidentemente. Che non risparmia nessuno, nemmeno noi. Ora pongo anche io una domanda: come ci si difende? Perché io ho cominciato a fare politica proprio contro la mafia.
Quando qualcuno bussa alla mia porta, io cerco di chiedere e di informarmi. Ma a volte gli strumenti a disposizione non bastano. Quella persona dice di voler combattere con me la criminalità e invece è un criminale: per cui io sono la prima vittima. A chi pensa di venire in Fratelli d’Italia e essere legato alla criminalità organizzata dico: non ci venite perché ci fate vomitare!
A me sembra fantascienza. Mi sembra più facile un governo di marziani con le antenne e quattr’occhi. Chiaramente mi posizionerei all’opposizione in quel caso perché al governo con Renzi non ci vado!