Decreti sicurezza, Gino Strada: “Sono leggi fasciste”
Il tavolo per la modifica è durato oltre tre ore con l’obiettivo, tra l’altro, di recepire le osservazioni che sono arrivate nei mesi scorsi dal Quirinale. Ma l’intesa non è ancora arrivata: “Siamo ancora nella fase istruttoria”, confermano fonti di governo.
Sui decreti sicurezza la posizione di Pietro Bartolo, eurodeputato del Pd, è inequivocabile: “Vanno cancellati, non modificati”.
Dello stesso avviso il patron di Emergency Gino Strada, che intervistato da Massimo Giannini a ‘Circo Massimo’ attacca: “Io ritengo che i decreti Salvini siano delle leggi fasciste. Mi sarei aspettato da un governo civile semplicemente che li abrogassero in un attimo, invece di cercare di fargli il lifting”. “Le mafie non c’entrano niente con i decreti sicurezza – spiega – Ma questo è tipico della diarrea verbale della destra populista”. E poi aggiunge: “C’è una logica fascista e razzista non soltanto nell’opposizione ma anche nel governo”.
E ancora: “I residuati della sinistra non sono capaci di elaborare una risposta. Non hanno le palle per fare quello che andrebbe fatto in due minuti cioè abrogare i decreti Salvini”. Aggiunge poi: “Non chiamerei quel pateracchio lì sinistra, è un’accozzaglia senza idee e senza morale”. Sulla ministra dell’interno Luciana Lamorgese, l’ideatore di Emergency dice: “Qualcosa è cambiato nei toni, ma se stiamo a vedere i toni quando la gente sta morendo… è pesante la cosa”. E aggiunge: “Ho paura che di fronte a un’assenza totale dell’opposizione questa destra possa continuare a fare presa”.
“La logica che sta dietro a ‘Prima gli italiani’ è la stessa che sta dietro a’America first’ e che stava dietro ‘Deutschland uber alles”, dice. Strada ne ha anche per il Pd: “E’ in parte succube, in parte ne condividono la struttura e l’architettura, in parte è imbelli, non in grado di rappresentare un’opposizione a questa ventata di razzismo e fascismo. Quello è il guaio”.
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