I gilet gialli si candideranno con una lista alle elezioni politiche di maggio 2019. La lista si chiamerà Ralliement d’initiative citoyenne (unione d’iniziativa cittadina) e sarà guidata da Ingrid Levavasseur, infermiera di 31 anni, già tra i leader del movimento di protesta contro il presidente francese Macron.
Lo sbarco ufficiale in politica è stato confermato con un comunicato stampa diffuso il 23 gennaio. Nella nota sono stati diffusi anche i nomi di dieci persone che saranno candidate: tra loro un autista, un avvocato, una casalinga e un dipendente pubblico.
Non è chiaro al momento se questo progetto sia in qualche modo collegato a quello annunciato in precedenza da un’altra leader dei gilet gialli, Jacline Mouraud.
“L’idea è che della lista Ralliement d’initiative citoyenne facciano parte persone che hanno partecipato alle mobilitazioni fin dall’inizio, e non tecnocrati”, ha spiegato al quotidiano francese Le Figaro Hayc Shahinyan, altra figura centrale del movimento di protesta, che sarà anche direttore della campagna elettorale.
“Le elezioni di europee ci permetteranno di soddisfare le nostre richieste. Siamo complementari ai movimenti di protesta della società”, ha aggiunto Shahinyan.
Della trasformazione dei gilet gialli in partito politico si era già parlato in precedenza, quando Mouraud, 51 anni, tra i volti moderati della protesta anti-Macron, aveva annunciato il lancio del partito Les Emergents (che tradotto significa “gli emergenti”). Ancora non si sa, però, se questo partito avrà qualche connessione con Ralliement d’initiative citoyenne.
Resta da capire come si porrà rispetto a questi partiti nascituri il Movimento Cinque Stelle italiano, che più volte ha manifestato sostegno ai gilet gialli francesi.
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