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    Sangiuliano si è dimesso. Il ministro della Cultura, travolto dallo scandalo Boccia, ha inviato una lettera a Meloni: “Grazie per avermi difeso con decisione”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 6 Set. 2024 alle 17:21 Aggiornato il 6 Set. 2024 alle 17:44

    Il ministro della Cultura Sangiuliano si è dimesso

    Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha rassegnato le dimissioni: decisivo il pressing di Giorgia Meloni dopo l’ultima intervista di Maria Rosaria Boccia in cui l’aspirante assistente del ministro aveva ribadito che i suoi viaggi erano stati pagati dal ministero.

    Sangiuliano ha inviato una lettera a Giorgia Meloni in cui ha presentato le sue “dimissioni irrevocabili”.

    “Il lavoro non può essere macchiato da gossip. Grazie per avermi difeso con decisioni e per l’affetto” ha scritto il ministro, che poi ha rivendicato i successi raggiunti durante il suo mandato: “Fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali”.

    Si conclude, così, una vicenda che ha finito per travolgere l’intero governo, motivo per cui la presidente del Consiglio, dopo un’iniziale difesa di Sangiuliano, non ha potuto fare altro che convincere il ministro a lasciare il suo incarico.

    Il governo, intanto, ha già scelto il sostituto di Gennaro Sangiuliano: si tratta di Alessandro Giuli, attuale presidente del MAXXI, che giurerà come nuovo ministro della Cultura stasera al Quirinale, alle ore 19.

    Il caso Sangiuliano-Boccia

    Tutto è iniziato il 26 agosto scorso quando Maria Rosaria Boccia ha scritto sul suo profilo Instagram: “Grazie al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi”. Notizia che è stata immediatamente smentita dallo staff del ministro.

    La donna, però, ha iniziato a pubblicare tutta una serie di documenti, tra cui anche una telefonata con un dirigente del Mic, Antonio Mazza, dai quali si evinceva come la donna sia stata effettivamente in procinto di essere nominata consigliera del ministro e come fosse la struttura del Ministero (MiC) a organizzare i suoi viaggi al fianco di Sangiuliano.

    Dopo essere stato difeso da Giorgia Meloni in diretta tv, il ministro della Cultura Sangiuliano, in un’intervista al Tg1, ha ammesso che con Maria Rosaria Boccia c’era una relazione, ma anche ribadito che “non un euro dei cittadini italiani è stato mai speso” in suo favore e che “nessun documento riservato o classificato o inerente ad attività delicate è mai circolato”.

    Sangiuliano, che aveva rivelato di aver presentato le sue dimissioni, respinte però da Giorgia Meloni, ha anche ammesso che la donna era in procinto di essere nominata consigliere per l’organizzazione dei grandi eventi, ma che la nomina era stata bloccata proprio in seguito alla relazione per via di un possibile conflitto di interessi.

    “Assolutamente non sono ricattabile – ha assicurato il ministro – perché in una funzione pubblica sei ricattabile se hai usato impropriamente il denaro pubblico e io su questo terreno non sono ricattabile”.

    A queste affermazioni ha replicato Maria Rosaria Boccia, prima con un post su Instagram, e poi rilasciando un’intervista a La Stampa.

    Maria Rosaria Boccia non solo ha confermato le sue accuse, ovvero che il ministero pagava i suoi viaggi, ma addirittura affermato che il ministro Sangiuliano sarebbe “sotto ricatto” da parte di alcune persone per “delle agevolazioni che hanno avuto”.

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