Ieri mattina Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha postato alcuni scatti sul suo profilo Facebook che lo ritraggono raggiante alla fine di un allenamento di jogging particolarmente intenso. “Oggi 20 km lungo il naviglio martesana – la maratona è maestra di vita – stringere i denti e non mollare mai”, questa la didascalia con cui è difficile essere d’accordo.
È più facile ancora, però, constatare dalle foto che l’assessore Gallera, alla fine della sua corsa, non si trovi più nei confini del Comune di Milano, come imporrebbero le regole delle zone arancioni, ma in un punto preciso lungo la pista ciclabile della Martesana situato all’interno del Comune di Cernusco sul Naviglio.
Uno dice: “Vabbè, ma è il Comune di fianco”. E invece no, perché il Comune di fianco sarebbe stato Vimodrone, e invece qui è addirittura due Comuni dopo Milano: il confronto tra le foto e il database di Google Maps è inequivocabile: l’unico punto del tragitto con un campo deserto dal lato opposto, un albero altissimo di fianco al naviglio, un ponte pedonale che lo attraversa proprio in coincidenza di una strada perpendicolare e i particolari di siepi, alberi e lampioni sulla sinistra è proprio quello.
Per quanto riguarda le foto senza mascherina è vero, il dispositivo di protezione non è obbligatorio durante l’attività fisica, ma se uno si mette in posa davanti alla fotocamera si presuppone che abbia finito di correre, e quindi avrebbe dovuto indossarla. Nel secondo e nel terzo scatto, poi, Gallera compare in compagnia di altre quattro persone e, in attesa di capire se sia iscritto a un’associazione podistica e se questo possa eventualmente esimerlo dal divieto di praticare sport in gruppo, sembrerebbe proprio la terza violazione al Dpcm che ad esempio, a Natale, terrà separate migliaia di famiglie che vivono a pochi metri di distanza ma in Comuni diversi.