Sta facendo discutere l’invito rivolto a Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia, passato agli onori delle cronache cittadine per la sua foto in divisa da nazista che circolò nel 2016, e a Igor Iezzi il deputato leghista vicino all’estrema destra, sul palco della Festa dell’Unità del Pd che inizia oggi, giovedì 26 agosto.
Bignami e Iezzi avrebbero dovuto presenziare il 9 settembre alle 18.15, nella Sala Nilde Iotti, al dibattito “Curare e rafforzare la democrazia, le riforme possibili”: con loro ci saranno – tra i tanti – il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, e gli ex ministri Maria Elena Boschi e Gaetano Quagliariello.
Bignami, uomo forte di Giorgia Meloni a Bologna, un passato in Forza Italia, aveva fatto parlare di sé nel 2016 per una foto che lo ritraeva vestito da nazista. L’immagine era di qualche anno prima, lui si è giustificato dicendo: “Era una festa di addio al celibato, una goliardata tra amici”. Nel 2019, passato da Berlusconi a Meloni, venne segnalato al garante della privacy il suo “tour” tra le case popolari per declamare i nomi di tutti i residenti stranieri che avevano un alloggio. Pochi mesi prima, era al fianco di Gianfranco Stella alla presentazione del libro “Compagno mitra, saggio storico sulle atrocità partigiane”.
L’Anpi, che ha il suo stand alla festa esattamente di fronte al palco centrale, non ha esitato a parlare di “affronto” dopo anni di battaglie sul fronte del revisionismo storico. “Conosciamo il suo pensiero e le sue modalità – dice la presidente dell’Anpi locale, Anna Cocchi – non li possiamo approvare, così come la sua scelta dei vestiti. Le idee diverse sono rispettabili, i comportamenti no”. Il malumore ieri si è riversato sui social network, ha provocato dichiarazioni e prese di distanza anche nel partito, è arrivato fino al Nazareno. “Galeazzo Bignami non è il benvenuto alla Festa dell’Unità. Crediamo nel confronto aperto, e le riforme istituzionali si discutono con tutte le forze politiche. Ma tra la nostra comunità chi inneggia al nazismo non può avere accoglienza”.
In un articolo del quotidiano Repubblica viene detto che il segretario dem Enrico Letta avrebbe ritirato l’invito per Bignami. E sul Resto del Carlino è apparsa una nota del Pd con il quale si ufficializza la cancellazione dell’invito per Bignami: “Galeazzo Bignami non è il benvenuto alla Festa dell’Unità. Crediamo nel confronto aperto e libero con tutti. E le riforme istituzionali si discutono con tutte le forze politiche. Ma tra la nostra comunità chi inneggia la nazismo non può avere accoglienza”.
Ieri sera tardi è arrivata la decisione del Nazareno, dopo le tante polemiche a sinistra. Da Dora Palumbo di Sinistra Unita e Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista, a Marta Collot di Potere al Popolo, comprese le critiche anche interne al Pd, con il dem Davide Di Noi che ha definito l’invito al deputato di FdI “un errore”.
Resta la perplessità per la scelta di invitare ospiti il cui passato è molto distante dalla linea di un partito, il Pd, che in questi giorni porta avanti la sua battaglia per la rimozione dal governo di Claudio Durigon, il sottosegretario leghista che vuole cambiare nome al parco Falcone e Borsellino in parco Mussolini.
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