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    Forza Nuova lancia il “governo di Liberazione Nazionale” alternativo al Conte bis: Fiore agli Esteri, Taormina alla Giustizia

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 9 Ott. 2020 alle 20:59

    Forza Nuova presente il governo di Liberazione Nazionale alternativo al Conte bis

    Forza Nuova lancia un governo alternativo al Conte bis. I ministri? Roberto Fiore agli Esteri, Carlo Taormina alla Giustizia, tanto per fare alcuni nomi. Poi una delega “al 100 per cento italiano” e un “ministero della Famiglia”. Sabato 10 ottobre viene così lanciato il “Governo di liberazione Nazionale” in occasione della manifestazione organizzata dai negazionisti del Covid con l’idea di liberare l’Italia dalle “mascherine e dalla dittatura sanitaria”.

    Ce n’è per tutti i gusti: tra i ministri ci sono infatti fascisti, negazionisti, ultra-cattolici e picchiatori professionisti. Forza Nuova pensa di assegnare gli Esteri al suo leader, Roberto Fiore, gli Interni a Augusto Sinagra, candidato in passato con CasaPound e avvocato che ha difeso alcuni torturatori argentini del regime di Jorge Rafael Videla. La Giustizia viene affidata a Carlo Taormina, gli affari Costituzionali a Daniele Trabucco. Giuliano Castellino (sempre di Forza Nuova) e Vincenzo Nardulli (Avanguardia Nazionale), condannati lo scorso 6 luglio a 5 anni e sette mesi per l’aggressione ai giornalisti dell’Espresso, assegnati alla guida del ministero “dell’attuazione del Programma di Liberazione nazionale” e di quello “dello Sport e dei tifosi”. Le Infrastruttre ad Alessandro Vigi, che rappresenterebbe “l’ala moderata del partito” rispetto a Roberto Fiore”, l’inedito “ministero della Famiglia” a Gloria Callarellli – l’ultra cattolica che nel 2019 aveva scritto direttamente al premier Conte per fargli prendere posizione contro il gay pride. Distaccato dal ministero della Famiglia quello “della Vita e della Salute”, che dovrebbe essere affidato al negazionista Pierfrancesco Belli, ovvero il presidente di Forza Nuova.  Alla Difesa invece  il coordinatore del partito Leonardo Cabras: anche lui  un negazionista, ma dell’Olocausto.

    E ancora, il ministero dell’Economia del Lavoro e del Turismo a Gino Galloni e quello della Partecipazione popolare al sociologo Carlo Vivaldi Forti. Poi un altro dicastero inedito, quello “del Popolo delle Partite Iva”, affidato alla ristoratrice Adriana Perugini. Infine, l’Ambiente e l’Agricoltura a Michele Giliberti  e la Pubblica Istruzione e la Cultura al professor Mancini, che definisce il governo Conte II “un fantoccio asservito alle lobbys mondialiste”. Sarà il governo fantoccio ad affiancare i No Mask nella manifestazione organizzata all’indomani del nuovo record di contagi registrato in Italia.

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