C’è un caso Carfagna dentro Forza Italia. La vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, è stata accusata dai piani alti del partito di tramare per scalzare Silvio Berlusconi dal ruolo di guida del partito, a poche ore dalla scadenza del termine per la consegna delle liste dei candidati alle prossime elezioni europee.
Dopo il litigio via social dei giorni scorsi con il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che ha lasciato presagire possibili scissioni negli azzurri, adesso per la Carfagna arriva un messaggio direttamente da una fonte molto vicina a Berlusconi.
Il leader di Forza Italia, infatti, ha fatto sapere che quanto sta facendo Carfagna “rappresenta un golpe contro il partito”. Un tentativo, quindi, di “pensionare” l’ex Cavaliere dal ruolo di guida degli azzurri.
Ma quale sarebbe la colpa di Mara Carfagna? Tutto ha a che fare con le candidature alle elezioni europee di maggio 2019.
Nei giorni scorsi, infatti, due esponenti di Forza Italia (Roberto Occhiuto e Paolo Russo) avevano lanciato l’ipotesi di una candidatura della vicepresidente della Camera nella Circoscrizione Sud. A loro si sono unite poi la capogruppo alla Camera, Maria Stella Gelmini, e Renato Brunetta.
“I colleghi Russo e Occhiuto – aveva risposto Carfagna – si rivolgono alla dirigenza nazionale e a me, chiedendomi di “metterci la faccia”. Rispondo che se il partito lo ritiene utile sono a disposizione, come in passato e come sempre. l futuro del Paese è strettamente connesso al futuro di Forza Italia: esperimenti azzardati, con geometrie politiche che ci escludono, stanno affondando l’Italia”.
La disponibilità a candidarsi al Sud però è stata recepita da Berlusconi come un vero e proprio atto ostile. Secondo i dirigenti azzurri, infatti, Carfagna toglierebbe così importanti voti proprio all’ex Cavaliere, capolista.
Un’accusa a cui Carfagna ha risposto tramite altre fonti a lei vicine: chi parla di golpe vuole solo alzare polvere. La sua – fa sapere la deputata di Forza Italia – è solo una disponibilità, su cui deciderà il partito”.
Uno scontro, quello in corso tra i vertici azzurri, che non aiuta di certo il partito di Berlusconi in vista delle elezioni europee. Dove il rischio di un flop non è poi così lontano.
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