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    Flavio Tosi a TPI: “Salvini, se non avessi fatto lo splendido al Papeete, saresti ancora credibile. Il governo M5S-Pd è opera tua”

    Intervista esclusiva a Flavio Tosi: "Salvini sei arrivato a Di Maio premier per salvare la poltrona. Governo contro il popolo? Anche il tuo con iI grillino. E ti ricordo che hai preso meno del Pd''

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 30 Ago. 2019 alle 15:12 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 19:26

    Flavio Tosi a TPI: “Salvini, dopo il Papeete non sei più credibile”

    “Caro Matteo, hai preso i seggi con e grazie al centrodestra unito ma poi hai messo a disposizione quegli stessi seggi per fare il Governo con i 5 Stelle. Quella non era una scelta contro il popolo? Poi con quale credibilità ora puoi parlare di “governo delle poltrone” tu che fino all’ultimo, pur di rientrare in gioco, hai fatto di tutto e di più, arrivando persino a offrire a Di Maio la premiership?”.

    Un lungo post-sfogo dell’ex sindaco di Verona Flavio Tosi nel quale imputa all’uscente ministro dell’Interno Matteo Salvini tutti gli errori commessi che hanno portato alla realizzazione del governo giallorosso. In un’intervista esclusiva a TPI, Tosi ha spiegato le sue motivazioni.

    Cosa pensa di questo nuovo accordo Pd-M5S e quanto durerà?

    Bisogna vedere i nomi che verranno messi nei ministeri. Bisogna vedere se sarà un governo di figure alte o soltanto politico. In realtà è un governo frutto della legge elettorale, prima c’era un governo non votato dagli italiani e adesso c’è di nuovo un governo non votato dagli italiani.

    Frutto della bruttissima legge elettorale votata da tutti tranne che dai Cinque Stelle e dal tradimento di Salvini.

    Renzi si definisce l’artefice di questa vittoria, quello del “mai con il Cinque Stelle”

    Con una legge elettorale così succede tutto e il contrario di tutto. Quando ci sarà una legge seria che non implica la necessità di accordi e inciuci e governi innaturali, magari non assisteremo più a queste scene.

    Bisognava andare al voto?

    Votare ogni anno non è da Paese serio. Se non fai una riforma delle legge elettorale è ridicolo andare al voto perché rischi di ottenere lo stesso schema o uno simile. Andare al voto voleva anche dire un aumento dell’Iva al 25 per cento.

    La crisi l’ha determinata Salvini con dei modi e dei tempi stravaganti. Il risultato prodotto è figlio della scelta assolutamente irragionevole che ha fatto.

    Salvini ora continua a dire che la crisi era frutto di un disegno dell’Europa.

    Significa davvero pensare che gli elettori siano una massa di cretini. Lo sanno tutti che la crisi di governo è sua e soltanto sua. Tant’è che dopo aver capito di aver sbagliato clamorosamente mossa, ha provato a rimangiarsi la parola e a proporre Di Maio premier. Salvini è diventato un po’ ridicolo con le sue dichiarazioni.

    Questa sorta di campagna elettorale perenne a cui Salvini ci ha abiutato, lo ha danneggiato?

    Salvini ha  ha giocato al “rischiatutto”, un po’ come Renzi, e ha perso. Salvini ha peccato di arroganza. Ha sbagliato, faceva tutto quello che voleva, era lui il vero capo del governo. E adesso perde consensi perché è la conseguenza del suo gesto che la gente non ha capito.

    Salvini al Papeete, quanto contano quelle immagini oggi?

    Non ci si comporta così. La politica è una cosa seria e chi è dentro un’istituzione deve comportarsi con rispetto di quella istituzione, rappresentandola. È una cosa indecorosa quello che ha fatto Salvini da ministro dell’Interno. Un Maroni non sarebbe mai andato al Papeete mezzo nudo a ballare e cantare con le cubiste.

    Riguardo le politiche vere e proprie portate avanti da Salvini cosa pensa?

    Mi auguro che il governo dia continuità all’azione di governo sull’immigrazione, salvo gli eccessi ovviamente a fini di consenso personale. Spero che la linea contro l’immigrazione clandestina rimanga.

    Campo minato per Cinque Stelle e Pd.

    Nella precedente legislatura il Pd mise Minniti, aveva comunque cambiato registro. Chi governa dovrebbe sentire ciò che serve al Paese, qualcosa che va al dì sopra delle convinzioni personali. Il Paese si aspetta una linea ferma sull’immigrazione.

    Quali sono gli umori tra i leghisti della prima ora?

    Sono allibiti. sull’autonomia si sentono presi in giro che non arriva mai. Poi la scelta di Salvini non l’ha capita nessuno.

    Succederà qualcosa?

    No, adesso no. Ci sono le elezioni regionali e l’elite la fa Salvini. Anche se si facessero le politiche nessuno dirà qualcosa di coraggioso. Comunque c’è veramente un senso di smarrimento. Erano abituati a una serie di mosse azzeccate. C’è del malcontento.

    Cosa pensa del Russiagate, c’è chi si è domandato se questa crisi non fosse voluta da Salvini per mettere a tacere la vicenda.

    Io crederei di no. Secondo me il motivo principale che ha portato Salvini a rompere con i Cinque Stelle sono due: uno è che lui era convinto si andasse al voto, due che non voleva assolutamente fare la finanziaria perché non sarebbe riuscito a mantenere le promesse. Quindi è scappato prima. Secondo me il motivo non è il Russiagate. Bisogna comunque aspettare e vedere cosa esce, non credo nulla.

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