Nel 2021 tre consiglieri, tutti uomini, del partito di Giorgia Meloni in Abruzzo, Mario Quaglieri, Guerino Testa e Umberto D’Annuntiis, presentano una proposta di legge che prevede la sepoltura dei feti di età gestionale inferiore alle 28 settimane in una specifica area cimiteriale, a prescindere dalla volontà dei genitori. Tra questi Umberto D’Annuntiis che a TPI spiega: “La proposta non va contro la 194, l’abbiamo presentata perché riteniamo che i bambini che non sono nati, anche sotto le 28 settimane, hanno diritti alla sepoltura altrimenti la legge prevede che i feti andranno smaltiti tra i rifiuti speciali. Riteniamo che anche i bambini, che questi feti, abbiano diritto alla sepoltura”.
Però, in base al regolamento mortuario nazionale esistono delle norme che regolano la procedura, ciò che appare violento è che voi vogliate operare senza il consenso genitoriale, facciamo notare al consigliere, che ci risponde: “Questa è una lacuna della legge regionale, noi abbiamo già una legge che regolamenta questa cosa e mi sembra sia del 2012, noi siamo intervenuti per eliminare questa lacuna. E’ un nostro convincimento ma non dico che debba essere condiviso da tutti. Per noi è una scelta etica. Lo smaltimento del feto come rifiuto speciale non ci sembra una cosa buona”, specifica.
L’iter della proposta – spiega D’Annuntiis – è in commissione. “Nella nostra proposta è prevista solamente la sepoltura”. Con quale rito? Su questo il consigliere tituba: “La sepoltura come viene fatta per coloro che muoiono durante la vita”. “Rito laico, religioso? Non ne esiste soltanto uno”, gli facciamo notare. “Sarà oggetto di regolamentazione successiva”, conclude.