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    Salvini commenta tutto, ma sul femminicidio di Savona non ha detto una parola

    Dal vicepremier Salvini nessuna parola sull'omicidio di Deborah Bellasio a Savona
    Di Charlotte Matteini
    Pubblicato il 15 Lug. 2019 alle 17:18

    Femminicio di Savona: Salvini non ha detto una parola

    Non una parola sul femminicidio di Savona. Non un tweet, un post su Facebook, una dichiarazione alla stampa. Niente di niente. Nonostante Matteo Salvini sia un vero e proprio prezzemolino dei social, sempre intento a commentare i fatti del giorno e a dare in pasto notizie anche fasulle ai propri seguaci, sull’omicidio della 39enne Deborah Ballesio, uccisa dall’ex marito a colpi di pistola in un locale sul mare di mare, in mezzo a clienti e colleghi, il ministro dell’Interno non ha speso nemmeno una parola. Una notizia di poco conto, forse, per il responsabile della pubblica sicurezza.

    Deborah aveva già denunciato svariate volte il suo aguzzino. Nel 2015 l’ex marito aveva dato fuoco al night di proprietà di Deborah, distruggendolo completamente. Condannato, con patteggiamento, a tre anni e due mesi per stalking e danneggiamento, l’uomo non ha mai rispettato il divieto di avvicinamento alla ex moglie. Deborah aveva paura, lo diceva costantemente. Nonostante la condanna e i due anni di carcere non si sentiva al sicuro. Probabilmente si aspettava il tragico epilogo, forse però non pensava che l’uomo avrebbe agito nel bel mezzo di una serata di karaoke, in un locale pubblico pieno di clienti.

    Non una parola ha detto Matteo Salvini in questi giorni su una vicenda che ha dell’incredibile. Lui, che di solito passa le giornate a commentare qualsiasi fatto o fatterello, che spesso diffonde notizie prive di fondamento ma utili a rafforzare la sua narrazione politica, non ha detto una parola su Deborah Ballesio.

    Negli ultimi due giorni, il ministro dell’Interno ha commentato lo sgombero di via Cardinal Capranica, lanciato le solite accuse contro la magistratura buonista, ha twittato contro Carola Rackete un paio di volte, ha commentato la finale di Wimbledon, ha rivendicato l’intenzione di salvare 117 cani dallo sgombero del Cara di Mineo, ha diffuso la notizia del benzinaio picchiato da un rom a Roseto negli Abruzzi, ha commentato la morte dei due fratelli di Vittoria, ha diffuso un video sui fatti di Bibbiano che poi si è scoperto non c’entrare assolutamente con l’inchiesta su cui sta indagando la magistratura.

    Ha commentato questo e molto altro, ma non ha trovato un minuto per parlare dell’ennesimo femminicidio. Non una parola per la morte di Deborah Ballesio. La domanda sorge spontanea: se Deborah fosse stata uccisa da un compagno extracomunitario, il ministro dell’Interno avrebbe lasciato correre o si sarebbe fiondato sui social per discettare della vicenda com’è solito fare?

    Deborah aveva denunciato 19 volte l’ex marito che poi l’ha uccisa. 19 volte. Cosa serve per mettersi al sicuro? (di G. Cavalli)

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