Fassino e la “profezia” sulle elezioni in Regno Unito
Dopo la vecchia “profezia” sul successo del Movimento 5 Stelle (“Beppe Grillo fondi un partito, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende”) Piero Fassino viene continuamente preso di mira per le sue previsioni, che spesso si rivelano sbagliate. L’ultimo caso riguarda il voto nel Regno Unito e il successo dei conservatori del primo ministro Boris Johnson. Sui social in queste ore viene rilanciato un tweet del deputato Pd ed ex ministro con apprezzamento per le scelte del leader del Labour Jeremy Corbyn, pesantemente sconfitto alle urne. Il 9 luglio scorso Fassino twittava: “Corbyn propone un nuovo referendum e indicherà di votare perché UK rimanga nell’UE. Scelta saggia per evitare una separazione che danneggerebbe tutti: UK isolata e UE più debole. Scelta corrispondente ai sentimenti di tanti inglesi e auspicata dalla maggioranza degli europei”.
Il risultato delle elezioni nel Regno Unito ha detto qualcosa di diverso. Il Partito Conservatore ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi con oltre il 43 per cento dei consensi e i laburisti hanno subito una delle maggiori sconfitte della loro storia. Le battute sui social non sono tardate ad arrivare. “Era evidente che per Corbyn sarebbe andata male”, è il messaggio pubblicato sulla pagina Facebook satirica “Socialisti Gaudenti” che accompagna la riflessione di Fassino. Ma sono numerosi in queste ore i commenti pubblicati in risposta al tweet del parlamentare. “Un vero profeta”, “Non ci deludi mai”, hanno scritto alcuni utenti. E ancora: “Infallibile”, “Ma le indovini tutte, come fai?”, “Il mago Otelma te spiccia casa”. Qualcuno prova anche ad invitare l’esponente Pd a fare specifiche profezie. “La prego, faccia un tweet simile per Italexit”, “Mi dà 84 numeri sicuri del Superenalotto?”.
Diverse volte Fassino è stato preso in giro per le sue “profezie”. La frase “Beppe Grillo fondi un partito e vediamo quanti voti prende” risale al 2009 e fu pronunciata nel corso di un’intervista a Repubblica Tv. Il 14 maggio 2015 invece, in consiglio comunale, l’allora sindaco di Torino, rivolgendosi alla consigliera di opposizione Chiara Appendino disse: “Un giorno lei si segga su questa sedia e vediamo se poi sarà capace di fare tutto quello che oggi ha auspicato di poter fare”. Appendino nel giugno 2016 è diventata prima cittadina.