Affetti stabili e Amici: la giravolta del viceministro Sileri
Il Dpcm per la Fase 2 ha creato il caos intorno al termine “congiunti” pronunciato dal premier Conte nella conferenza stampa di domenica 26 aprile per indicare coloro che potranno uscire da casa per incontrarsi dopo il 4 maggio. Da questa affermazione è nato il pasticcio. Il termine congiunti inizialmente indicava solo i familiari (“I parenti fino all’ottavo grado”, ha chiarito il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli), poi è stato esteso anche ai fidanzati e affetti stabili, includendo quindi anche gli amici.
Ad annunciare che nella Fase 2 avremmo potuto rivedere anche i nostri amici (in sicurezza), è stato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri ai microfoni di Un giorno da pecora: “Anche un’amicizia è un affetto stabile, a volte chi si sposta da una città all’altra stabilisce degli affetti con degli amici che sono spesso migliori di quelli con alcuni familiari, diciamoci la verità”. “Se è considerato un amico vero e non è una scusa, Questo è un periodo di transizione, servono regole per far capire che non è un liberi tutti”, conclude Sileri.
“Affetto stabile è responsabilità. Significa non andare a trovare un amico solo per fare due passi, ma avere a cuore la sua salute e la nostra”, precisa il viceministro alla Salute.
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