Autocertificazione solo per spostamenti tra regioni nella Fase 2. Sembra questo l’orientamento ormai prevalente ai tavoli tecnici tra il governo e la task force presieduta da Vittorio Colao. La data del 4 maggio si avvicina, e nei prossimi giorni andranno prese delle decisioni sulla libertà di movimento dei cittadini nel post lockdown. Escluso che ci si possa spostare da una regione all’altra. I dati sul contagio sono differenti a seconda dei territori, e il rischio che, ad esempio, il virus possa essere portato dal Nord al Sud Italia è troppo alto. Di conseguenza per gli spostamenti interregionali sarà ancora necessario compilare il modulo di autocertificazione. Questi spostamenti resteranno possibili solo per comprovati motivi di salute, lavoro o necessità.
Per il resto, la stretta sugli spostamenti dovrebbe essere fortemente allentata. Le ultime indiscrezioni, riportate da tutte le principali testate italiane, parlano di un governo pronto a concedere una sostanziale libertà di movimento all’interno del territorio regionale. Sarebbe possibile quindi non solo uscire di casa, ma anche visitare amici o parenti. Al momento non è chiaro se verranno poste, su questi specifici punti, delle “limitazioni numeriche” (incontri tra non più di un certo numero di persone), ma nella sostanza la possibilità di visitare parenti e amici dovrebbe esserci. Restano vietati, ovviamente, gli assembramenti, ma dovrebbe essere possibile uscire per passeggiate anche assieme a un’altra persona, mantenenedo le giuste distanze di sicurezza. La mascherina dovrebbe essere resa obbligatoria negli spazi chiusi, come i locali, mentre dovrebbe rimanere facoltativa all’aperto, anche se su questo si attendono gli sviluppi delle prossime riunioni tra il governo e la task force di Colao.
Quanto allo sport, cade il divieto dei 200 metri per l’attività motoria all’aperto, per la quale non servirà l’autocertificazione. Possibile una ripresa anche degli sport individuali come il tennis. Incerto il destino dei parchi, anche se il governo sembra orientato a riaprirli, soprattutto per i bambini. Se così, fosse, all’interno dei parchi andrebbero comunque tenute regole rigide sulla distanza di sicurezza e andrebbero assolutamente evitati gli assembramenti.
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