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    A giugno scade Fabio Fazio: rinnovare o no? Il dilemma di viale Mazzini

    Fabio Fazio e Mario Draghi. Credits: Ansa

    Dopo Sanremo il dossier Rai sulla scrivania di Mario Draghi

    Di Marco Antonellis
    Pubblicato il 27 Feb. 2021 alle 17:22 Aggiornato il 27 Feb. 2021 alle 17:56

    Dopo Fabrizio Salini, mercoledì prossimo “ospite” del II piano di Palazzo San Macuto, Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, sarà il Ministro per la Cultura, Dario Franceschini. I soliti bene informati giurano che sarà la volta buona per parlare a 360° della “Netflix della Cultura” che da poche settimane ha persino un sito (Itsart.tv). Ma soprattutto si vorrà capire meglio perché non è più andata in porto alcuna intesa con mamma Rai. Non sarebbe stato più logico appoggiarsi a viale Mazzini?

    Intanto, a giugno scade il contratto di Fabio Fazio: che fare? Nella politica, ma anche ai piani alti di viale Mazzini, già ci si chiede a chi toccherà firmare il rinnovo (se rinnovo sarà): a Fabrizio Salini, che non ha mai fatto mistero di volere il rinnovo ma che è in scadenza di mandato, oppure sarà meglio aspettare l’arrivo dei nuovi vertici (che magari la penseranno diversamente?). Certo, “con gli ascolti sempre vicini al 10% sarebbe un autogol clamoroso per Raitre non confermarlo” spiegano fonti vicine alla trasmissione. Tanto più che sulla stessa rete ci sono programmi come Titolo V che galleggiano poco oltre il 2%. A proposito di Titolo V: a quanto siamo in grado di anticipare, i vertici della rete stanno proprio in questi giorni pensando di cambiare la formula del programma. E si sta studiando se non sia il caso anche di cambiare i conduttori. L’obiettivo è quello di mantenere comunque lo spazio informativo il venerdì sera.

    Ps: Avvisate Salini (e la pletora di candidati interni ed esterni che aspirano a prenderne il posto composto da tanti uomini ma anche da numerose donne): il dossier Rai arriverà sul tavolo di Mario Draghi subito dopo il Festival di Sanremo. Saranno due, in particolare, le persone che si occuperanno del “sensibilissimo” dossier Rai: Roberto Garofoli, braccio destro di Mario Draghi e Alessandro Rivera braccio destro di Daniele Franco al Mef. Il dossier e la fotografia dell’azienda con il grave e preoccupante indebitamento sono stati affidati invece a Giorgetti (GG per gli amici) che ha informatori affidabili all’interno del gruppo Rai.

    PPs: Avvisate Moles: c’è preoccupazione nelle file del sindacato Usigrai e FNSI per l’uscita di scena del sottosegretario Martella. A proposito di sottosegretari: in Rai dalle parti del centrodestra stanno brindando. Chissà perché?

    Leggi anche: Rai, il “piano segreto” per la proroga dei vertici (di Marco Antonellis)

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