“Sì, mi adopererò affinché la finale degli Europei non si faccia in Paesi con alti contagi”. Così il premier Mario Draghi, in conferenza stampa congiunta a Berlino con la cancelliera Angela Merkel, ha risposto alle domande di una cronista sull’ipotesi di spostare la finale degli Europei, in programma a Wembley, nel Regno Unito, Paese che in questo momento vede una rapida crescita dei contagi a causa della diffusione della variante Delta.
Ma la posizione attuale della Uefa è netta: “Non lasceremo mai Londra”. Sulle final four a Wembley in effetti la Uefa aveva costruito il senso stesso di questo torneo itinerante. La scelta è identica anche per la federazione inglese e le autorità inglesi, che hanno dichiarato di lavorare a stretto contatto con successo per organizzare le semifinali e la finale a Wembley e che non ci sono piani per cambiare le partite.
Certo, dalla Uefa non era stata calcolata una cosa: quando è stata decisa la città per la finale era una fase in cui i vaccini avevano fatto di Londra il posto più sicuro d’Europa. Ieri invece ci sono stati 9284 contagi e 6 morti nel Regno Unito. La variante è la grande incognita di questi Europei.