L’Eurogruppo avvisa l’Italia: rispetti le regole. Procedura di infrazione vicina
Eurogruppo procedura infrazione Italia – L’Italia rischia sempre di più la procedura di infrazione Ue per debito eccessivo. Una ulteriore conferma è arrivata in tal senso dalla riunione dell’Eurogruppo, iniziata ieri, giovedì 14 giugno, e andata avanti per tutta la notte.
Tra gli argomenti al centro del vertice tra i 19 stati membri Ue che adottano l’euro vi era, infatti, anche la procedura d’infrazione contro l’Italia per debito eccessivo.
Ebbene, l’Eurogruppo ha avallato la proposta della Commissione Ue di procedere contro l’Italia.
Ora, sarà l’Ecofin a doversi pronunciare definitivamente sull’argomento in una riunione fissata per il prossimo 9 luglio.
Interpellato dai giornalisti, il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno ha confermato che: “L’Eurogruppo ha scoltato le proposte della Commissione Ue sull’Italia e sostiene la richiesta di prendere le misure necessarie per rispettare le regole di bilancio”.
Il Commissario agli Affari economici Pierre Moscovici ha ringraziato l’Eurogruppo per il sosteno e dichiarato che il lavoro preparatorio che può portare alla procedura di infrazione nei confronti dell’Italia continua.
Tuttavia, Moscovici ha ribadito di essere pronto a “valutare ogni elemento che l’Italia può portare” e che la “porta è ancora aperta”.
“Accolgo con favore gli impegni di Tria e Conte, so che agiscono in buona fede e con buona volontà per un accordo – ha continuato Moscovici – ma ci servono più dati, più impegni, fatti, e misure necessarie, perché alla fine le regole sono regole e i conti devono tornare”.
Il Commissario Ue ha poi ribadito che la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia in questo momento è giustificata, ma questo non significa che non la si voglia evitare.
“Per farlo, però, dobbiamo assicurare che le regole siano rispettate nel 2019 e 2020” ha concluso Moscovici.
Pronta la risposta del ministro dell’Economia Giovanni Tria, che continua a dirsi ottimista sulle trattative con la Ue.
Secondo Tria, infatti, il governo italiano riuscirà a dimostrare come abbassare il deficit di 0,2 punti in meno, così come viene richiesto.
Ma intanto il tempo stringe. E l’Italia ha poco meno di un mese per convincere la Ue quantomeno a mettere in stand by la procedura.
Leggi l'articolo originale su TPI.it