“Giro con la mascherina, mi disinfetto, faccio un tampone alla settimana e lo faccio fare a tutti quelli che lavorano per me – il suo tweet – Ma se mi dicono che una regione deve fermare tutto (socialità, economia, contatti) se c’è UN POSITIVO OGNI 400 PERSONE penso che qualcuno sta impazzendo”. Fa discutere il tweet del cantante Enrico Ruggeri che si è sfogato in un messaggio pubblico.
A un utente che osserva che “uno su 400 diventa uno su 200, poi uno su 100, poi uno su 50” ribatte invece che “no, quell’uno su 400 va a casa sua e non si muove. Il panico diffuso colpisce anche il senso logico e la matematica”.
Giro con la mascherina, mi disinfetto, faccio un tampone alla settimana e lo faccio fare a tutti quelli che lavorano per me.
Ma se mi dicono che una regione deve fermare tutto (socialità, economia, contatti) se c’è UN POSITIVO OGNI 400 PERSONE penso che qualcuno sta impazzendo.— Enrico Ruggeri (@enricoruggeri) January 11, 2021
Non era molto tempo fa quando, ospite da Nicola Porro, Ruggeri dichiarò: “Siamo in una società che non accetta la morte, né invecchiare e morire. L’unico principio sacro e inviolabile è ‘pensa alla salute’. Pensa a Cristoforo Colombo, pensa a quelli che hanno combattuto per una idea: l’hanno fatto perché non pensavano alla salute. È chiaro che uno cerca di vivere meglio possibile, di salvaguardarsi, ma muoiono 400-500 persone di cancro al giorno, di problemi cardiovascolari etc. Sorrido se vedo uno con mascherina che magari ha una alimentazione disastrosa, fuma e non si è mai premurato di nulla. Mi hanno minacciato di morte per le mie posizioni, ‘morirai di Covid così capirai’ mi hanno detto. Capisco che c’è un’emergenza, rispetto i protocolli, però mi preme ricordare non possiamo rinunciare a vivere per paura di morire. È contro natura”.