Enrico Mentana stronca Giuseppe Conte: “Se l’avessimo saputo, non avremmo mandato in onda quella parte della conferenza stampa”
Dopo la conferenza stampa di ieri sera, venerdì 10 aprile, anche Enrico Mentana ha espresso la sua opinione in merito al discorso del Presidente del Consiglio, in particolare quando ha preso di mira Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Durante il TG su La7, il direttore ha spiegato: “Se possiamo dire, l’avremmo francamente evitato. Se l’avessimo saputo, non avremmo mandato in onda quella parte della conferenza stampa”. Salvini non ha perso tempo a ringraziare il direttore del Tg di La7 “per la lezione di stile ed educazione civica” data al Presidente del Consiglio.
Facciamo un passo indietro: durante la conferenza stampa in onda da Palazzo Chigi, Giuseppe Conte si è rivolto direttamente a Salvini e Meloni (facendo nome e cognome) parlando del MES. “Il MES esiste dal 2012, non è stato istituito ieri, non è stato approvato o attivato la scorsa notte come falsamente è stato dichiarato – questa volta lo devo dire, devo fare nomi e cognomi – da Matteo Salvini e Giorgia Meloni”, ha tuonato Conte, per poi chiudere con: “Questo governo non lavora col favore delle tenebre, questo governo guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza”.
#Mentana ci dice apertamente che lui non riporta fatti e parole, ma si sente autorizzato a tagliare secondo la versione che vuole far arrivare
“se avessimo saputo che #Conte…”
Un giornalista racconta tutto, nel bene e nel male, e magari dopo commenta
Ma non manipola.
Mai. pic.twitter.com/j9Q7Mux9Q0— POLiticamenteScorretto🎹#FR© (@PolScorr) April 11, 2020
Mentana bacchetta Conte, ma non è l’unico
Le parole del Presidente del Consiglio hanno smosso gli animi di tanti. Non soltanto Enrico Mentana, ma anche Michele Anzaldi (Iv) della Commissione Vigilanza Rai ha commentato: “La polemica a reti unificate di Conte contro l’opposizione è stata una pessima pagina istituzionale e televisiva. Il premier doveva informare sulla proroga delle chiusure, sul lavoro per la Fase 2, non usare uno spazio di servizio pubblico per fare un comizio propagandistico”. Anche da Italia Viva arrivano dure critiche: “Un attacco inutile e non giustificato”, ha decretato Ettore Rosato, definendo non giustificabili “le parole e il modo utilizzato dal premier. Il nostro compito dev’essere quello di perseguire l’unità in un momento così difficile, non quello di alimentare litigi che non servono a nulla”.
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