Enrico Letta rompe il silenzio sull’ipotesi di assumere la guida del Pd, dopo le dimissioni del segretario Nicola Zingaretti. L’ex premier ammette che la proposta gli è arrivata e spiega di aver bisogno di 48 ore per prendere una decisione.
“Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo”, scrive Letta su Twitter. “Ho il Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48ore per riflettere bene. E poi decidere”.
Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo. Ho il #Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48ore per riflettere bene. E poi decidere.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) March 10, 2021
Il nome dell’ex presidente del Consiglio – in carica a Palazzo Chigi tra il 2013 e il 2014, oggi docente alla Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi – è diventato sempre più insistente nelle ultime ore.
“Enrico Letta è una figura di indiscutibile autorevolezza e prestigio, che in una fase tanto difficile della vita del Pd garantirebbe sicuramente equilibrio e saggezza alla guida di una squadra di comando di uomini e donne”, ha osservato questa mattina in tv (ad Agorà, su RaiTre) Andrea Romano, portavoce della corrente Base riformista, assai critica rispetto alla gestione Zingaretti.
Ma anche dall’ala più vicina all’ormai ex segretario sono arrivati apprezzamenti. “Letta è una figura molto forte e competente. La stimo e la rispetto. Non avrei alcuna preclusione nel sostenerlo”, ha dichiarato Goffredo Bettini in una intervista al Corriere della Sera.
E anche al Quirinale – come racconta Marco Antonellis in un retroscena pubblicato su TPI – apprezzano il nome di Letta [Leggi anche: Qui Radio Colle, al Quirinale piace l’idea di Letta alla guida del Pd. Ma lui richiama Zinga].
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