Emilia Romagna, Bonaccini a Salvini: “I campanelli li suoni a casa tua”
“Questa regione ha dimostrato che se vuoi suonare i campanelli non vieni qui, li suoni a casa tua”. Stefano Bonaccini, riconfermato presidente della regione Emilia Romagna, lancia una frecciata a Matteo Salvini, tornando sul caso del 17enne di origini tunisine cui il leader della Lega ha suonato il campanello per chiedere se spacciasse.
Bonaccini, parlando in una conferenza stampa presso il suo comitato elettorale, a Casalecchio, nel bolognese, ha dichiarato: “L’Emilia-Romagna ha bisogno di risposte e di non fermarsi un solo minuto per le sfide che abbiamo davanti. Intendo mettere insieme una squadra di governo nel più breve tempo possibile per le sfide che abbiamo davanti”.
Il governatore ha rivendicato “la vittoria della concretezza, del territorio, di chi ha saputo unire un progetto per futuro a valori radicati in una terra che solo chi non la conosce poteva affermare, in qualche caso, cose che non si potevano sentire”.
“Oltre ad aver quasi raddoppiato la partecipazione, ho vinto con una percentuale superiore a quella dell’altra volta, quando tutti mi dicevano ‘tanto non c’è partita’”, ha detto Bonaccini. “Un risultato bellissimo, strapieno, oltre il 50 per cento non ci credeva nessuno, e la partecipazione dà un valore ancor più grande a questo risultato”.
Interpellato sull’idea di un nuovo nome per il Pd, il neo-presidente ha detto: “Non so, so che serve una ripartenza nuova, un’identità precisa”. “Se oggi abbiniamo il nome del Pd, facciamo fatica a trovare le parole che lo connotino”, ha spiegato Bonaccini, aggiungendo: “Vedremo, discuteremo: quando capirò cosa si vuol fare, dirò la mia e darò il mio contributo. Serve qualcosa di nuovo che parta”.
Commentando il tracollo del Movimento Cinque Stelle, Bonaccini ha osservato: “Il M5s ha perso un’occasione”. “L’errore più grande è aver voluto provare un’alleanza in Umbria, in quelle condizioni drammatiche, e non farla laddove dove si poteva vincere insieme” senza “nemmeno sedersi a discutere di programmi”.
Rispondendo a una domanda su cosa l’avversario Matteo Salvini non abbia calcolato per vincere, Bonaccini ha detto, intervenendo a Tagadà su La7: “Se scendiamo sul loro terreno perdiamo. Li abbiamo portati sul nostro terreno e li abbiamo stra-sconfitti. Abbiamo anche contrastato la ‘Bestia’, abbiamo messo a lavorare tanti ragazzi e ragazze che hanno lavorato in silenzio”. Anche internet, i social, ha sottolineato Bonaccini, “sono un terreno nel quale non bisogna lasciar spazio a nessuno”.