Emergenza siccità, il governo prepara il Dpcm: tutto il Nord in “zona rossa”. A rischio anche Marche e Lazio
Dopo la pandemia e la guerra, il governo Draghi si prepara ad affrontare una nuova emergenza. L’esecutivo è infatti al lavoro su un nuovo decreto ministeriale per affrontare la grave siccità che nelle ultime settimane ha colpito le regioni del Nord, allargandosi rapidamente anche al Centro Italia.
Anche in questo caso lo strumento con cui interverrà il governo sarà il Decreto della presidenza del consiglio dei ministri (Dpcm), che stabilirà i parametri per lo stato di emergenza idrica. Le regioni che attualmente entrerebbero nella nuova “zona rossa” sono il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna mentre sono a rischio le Marche e il Lazio, che ha già chiesto lo stato di calamità.
Lo scopo del provvedimento sarà quello duplice di sostenere il settore agricolo, aprendo all’erogazione di indennizzi per le aziende più colpite, e di stanziare risorse per garantire l’approvvigionamento idrico. Con la proclamazione dello stato d’emergenza, la protezione civile potrà inoltre emettere ordinanze per attingere agli invasi delle società idroelettriche. Non è esclusa la possibilità di introdurre misure di razionamento già previsti in alcuni comuni, come il divieto di utilizzo dell’acqua per scopi non domestici e la sospensione nelle ore notturne. Possibili anche gli stop alle fontane pubbliche e limitazioni all’utilizzo di acqua per lavare le auto, irrigare giardini, riempire piscine.