Con 15.975 preferenze a Bologna, altre 3.896 a Reggio Emilia e ancora 2.227 a Ferrara, Elly Schlein è la candidata che ha ricevuto più voti in Emilia Romagna per le elezioni del 26 gennaio. 22mila preferenze in totale, un record assoluto, che fa impallidire anche gli sfidanti candidati nel Pd.
35 anni, capolista della lista Emilia-Romagna Coraggiosa, nata con la benedizione di Vasco Errani e Pierluigi Bersani per “ridare una casa” a sinistra a chi in questi anni l’ha persa, l’ex europarlamentare aveva deciso di rivolgersi alla componente femminista ed ecologista della regione, in appoggio al candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini.
Ad aver pesato nella sua campagna elettorale c’è sicuramente anche l’episodio del confronto cercato e voluto con Matteo Salvini, il leader della Lega, onnipresente al fianco (ma spesso anche come uomo solo al comando) della candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni. Elly Schlein ha costruito passo dopo passo il suo successo che l’ha portata a ottenere la bellezza di 22.098 voti, ripartiti tra le province di Bologna, Reggio Emilia e Ferrara.
Curiosamente, nella rossa Emilia-Romagna, erano sempre i candidati della Democrazia Cristiana a raggiungere i successi personali più clamorosi. Si pensi a Ermanno Gorrieri nel 1970 che, nella provincia di Modena, riuscì ad accumulare 18.050 voti. Risultati di livello furono anche quelli toccati da Virginangelo Marabini nel 1985 (in provincia di Bologna, sempre per la DC, riuscì a ottenere 15.888 voti) o da Pierluigi Castagnetti che, quasi scientificamente, è stato in grado di ripetere pressoché lo stesso dato (intorno alle 13.200 preferenze) in tre elezioni consecutive dal 1975 al 1985.
Con i nuovi partiti e il superamento del vecchio schema da prima repubblica, avvicinarsi a quota 20mila è stato praticamente impossibile per chiunque.
Un’altra strada (“Coraggiosa”) per fare politica forse è possibile.